PERUGIA - Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia: “Il tessuto delle imprese della provincia di Perugia resiste e nel III trimestre di quest’anno, da giugno a settembre, porta a 73.074 le imprese operanti in provincia, praticamente lo stesso numero (73.078, - 4) del trimestre precedente. Stabile la situazione anche rispetto a un anno fa (III trim. 2014) quando le imprese provinciali erano 73.087 (+ 13).

Stabilità, ma non espansione: da un anno la base imprenditoriale della provincia è congelata intorno alle 73.000 unità e se le imprese non aumentano ovviamente, la ripresa stenta a realizzarsi”.

“Il saldo rilevato da Movimprese tra aperture e chiusure è negativo di appena 6 unità (nel III trimestre 2015 665 aperture contro 671 cessazioni) e il nostro tasso di crescita avanza appena dello 0,17%, la metà rispetto a quello medio nazionale dello 0,33%.

“Ciò che ci preoccupa maggiormente è la forte contrazione delle Iscrizioni di nuove imprese, scese dal III trimestre 2014 del 14,7%: 115 imprese potenziali che si sono perse. La propensione a fare impresa è sempre stata una caratteristica del nostro sistema imprenditoriale, che oggi invece appare estremamente debole e incapace di consolidare una nuova fase di allargamento della base imprenditoriale. Migliore il risultato delle Cessazioni che si sono ridotte del 4% rispetto a un anno fa: nel III trimestre 2014 furono 699, contro le 671 di oggi”.

“Un dato che conforta: nel nostro tessuto imprenditoriale si allarga la presenza di Società di Capitale, quelle più strutturate e in grado di restare sul mercato, che da giugno a settembre hanno fatto registrare, in forte controtendenza, un saldo positivo tra nuove iscritte e cessate di 113 unità. Con le nuove aperture – 197 – che superano di quasi due volte e mezzo le chiusure – 84.”

“Per agganciare la ripresa, peraltro ancora debole e frammentata, abbiamo bisogno di creare a livello locale, un ambiente più favorevole allo sviluppo dell’impresa. Quanto fatto finora evidentemente non basta e rischiamo di perdere contatto con le aree più dinamiche e sviluppare del paese”.

L’analisi per Settori di Attività evidenzia ancora una contrazione del numero di imprese nel settore delle Costruzioni (- 3,2%), nell’Agricoltura (-1,7%), nel Trasporto (-1,6%)  e nel Manifatturiero (- 0,8%).

Crescono, invece, le imprese soprattutto nel settore dei Servizi di supporto alle imprese (4,5%),  nella Sanità e assistenza sociale (+3,3%) e nelle Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (+2,9%).

Aumenti più contenuti, inferiori al punto percentuale, si registrano per le imprese del Commercio all’Ingrosso e al Dettaglio (+0,6 %) e del Turismo (+ 0,7%).

LE IMPRESE IN PROVINCIA DI PERUGIA NEL III TRIMESTRE 2015 

Sono 73.074 le imprese annotate nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Perugia al 30 settembre 2015. Lo stock complessivo di imprese della provincia rimane stabile rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (73.087). La variazione tendenziale, infatti, risulta pari a zero, in lieve miglioramento rispetto al -0,6% dello scorso anno.

IMPRESE REGISTRATE E VARIAZIONI TENDENZIALI

Tra luglio e settembre 2015 in provincia di Perugia sono nate 665 imprese e ne sono cessate 671, con un bilancio anagrafico praticamente nullo (-6). Le nuove iscrizioni continuano a ridursi su base tendenziale e lo fanno in modo consistente. Anche le cessazioni continuano a flettere, ma in questo trimestre lo fanno con valori più contenuti.

SALDI TRA ISCRIZIONI E CESSAZIONI 

Dopo la riduzione tendenziale registrata nel terzo trimestre dello scorso anno, pari a -1,8%, le iscrizioni accelerano la loro flessione, con un tasso a doppia cifra, pari a  -14,7%. Sono tutte le forme giuridiche a registrare un calo: le iscrizioni delle ditte individuali, la forma più diffusa, scendono quasi del 21%. Questa volta flettono anche le società di capitale, dopo il consistente incremento dello scorso anno (+14%), ma contengono i danni, registrando una diminuzione di mezzo punto percentuale.

CESSAZIONI E VARIAZIONI TENDENZIALI

Le cessazioni frenano il loro trend negativo, si passa dal -19% del III trimestre dello scorso anno al -4% del trimestre appena concluso. Analizzando le forme giuridiche emerge che nel corso del trimestre le cancellazioni delle società di persone sono cresciute a livello tendenziale del 21,2%, raddoppiando il valore registrato lo scorso anno. Tutte le altre forme giuridiche mostrano una flessione. Appare più contenuta la flessione delle ditte individuali (-3,4%). Per le società di capitali, invece, la riduzione si manifesta più consistente, attestandosi a -14%. Le altre forme contraggono le cessazioni del 68%.

LE FORME GIURIDICHE

All’interno dello stock complessivo di imprese provinciali le Società di Capitali, , che rappresentano il 21% del totale delle imprese, risultano ancora in aumento, con un + 3,9% rispetto a un anno fa. Si evidenzia invece una leggera flessione delle Società di Persone -1,4% e delle Ditte individuali -1%, quest’ultime comunque rimangono la forma giuridica più numerosa,  pari al 53% del totale.  Crescono di poco le altre forme con +0,8%.

I SETTORI DI ATTIVITA’

L’analisi per Settori di Attività evidenzia ancora una contrazione del numero di imprese nel settore delle Costruzioni (- 3,2%), nell’Agricoltura (-1,7%), nel Trasporto (-1,6%)  e nel Manifatturiero (- 0,8%).

Crescono, invece, le imprese soprattutto nel settore dei Servizi di supporto alle imprese (4,5%),  nella Sanità e assistenza sociale (+3,3%) e nelle Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (+2,9%).

Aumenti più contenuti, inferiori al punto percentuale, si registrano per le imprese del Commercio all’Ingrosso e al Dettaglio (+0,6 %) e del Turismo (+ 0,7%).

 

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