PERUGIA - Perquisizioni ed ispezioni, otto in tutto, stamani nella sede della Gesenu e di società collegate da rapporti di lavoro, nonché in due laboratori di analisi.

Smaltimento e traffico di rifiuti l'ipotesi di reato al centro dell'indagine della Forestale. L'inchiesta è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Perugia. Sono 12 gli indagati per lo smaltimento ed in traffico di rifiuti, ma a otto di loro, secondo indiscrezioni, viene contestata anche l'associazione per delinquere.

Al riguardo l'azienda ha reso notio con una nota di aver già messo tutta la documentazione inerente a disposizione del Corpo Forestale dello Stato, incaricato allo scopo dell’acquisizione di materiale informativo presso le sedi e stabilimenti aziendali nel comune di Perugia.

Riguardo al procedimento in corso sempre l’azienda Gesenu S.p.A. ha dichiarato di ripone la massima fiducia nell'operato della Procura della Repubblica e del Corpo Forestale dello Stato per addivenire ad un veloce accertamento della verità.

A quanto si è potuto sapere al riguardo l’indagine si incentrerebbe sulla discarica di Pietramelina e sul trattamento dei rifiuti anche nell'annesso impianto di compostaggio. Gli accertamenti avrebbero riguardato quantità e qualità dei rifiuti trattati a Pietramelina, la gestione del percolato e il suo smaltimento.

Da parte sua la Giunta di Palazzo dei Priori, appreso dai media la notizia di un'indagine che riguarda la Gesenu, ha dichiarato in una nota che, "nella duplice veste di socio e utente del servizio, seguirà con attenzione l’evolversi della situazione, soprattutto nell'ottica di tutela dei propri cittadini": così si dice una nota diramata da Palazzo dei Priori.

Il sindaco – si aggiunge nella nota medesima -  "ha già provveduto a raccordarsi con gli amministratori di nomina pubblica, affinché il Comune sia tempestivamente informato sull'evolversi della situazione, anche per valutare eventuali iniziative da intraprendere".

Condividi