PERUGIA - La seduta odierna della commissione comunale “assetto e utilizzazione del territorio” ci ha visto spettatori di una serie di incresciosi episodi verificatosi durante i lavori: la discussione della preconsiliare di giunta, riguardante una modifica al Piano Regolatore per la realizzazione di edilizia residenziale sociale nell’area dell’ex tabacchificio di via Cortonese, ha creato un clima di tensione tra i consiglieri di maggioranza, in parte restii a votare con favore la pratica, che ha determinato la sospensione dei lavori nonostante il parere contrario espresso dalle minoranze presenti e dal presidente della commissione stessa.

Al voto con “mal di pancia” è seguita l’analisi degli ordini del giorno presentati da un consigliere di maggioranza, appartenente allo stesso gruppo politico del presidente, che, arrivando in commissione senza documentazione, sottraeva la documentazione originale alla presidenza per la consultazione. Ne è derivato un acceso diverbio tra i due sfociato con l’abbandono della presidenza da parte della maggioranza e la richiesta alla minoranza di assumerla, rifiutata per l’evidente impossibilità di prendere le redini di una situazione fuori controllo.

Non è il primo episodio del genere che ci ritroviamo a commentare ed è lo specchio di quanto sia caduta in basso la politica cittadina, capace di esibirsi in consiglio comunale e nelle varie sedi istituzionali in liti condite da ingiurie, invettive violente sia verbali che gestuali tali indurre a paventare, in questa occasione, anche l’ipotesi di un intervento della polizia municipale.

Chiediamo al Sindaco e al Presidente del consiglio comunale di intervenire con fermezza e decisione per stigmatizzare le gravissime intemperanze comportamentali di alcuni membri della maggioranza, ben più importanti di un mancato voto necessario all’approvazione di atti. L’insostenibile clima che si è venuto a creare, l’inadeguatezza di questa maggioranza a governare con il rispetto dovuto alle Istituzioni e ai cittadini, non ci ha permesso oggi di proseguire la discussione e non ci permette sovente di creare un clima collaborativo per l’impossibilità di avere le condizioni necessarie al dibattito.

 

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