Clamoroso, San Giustino esce dall'Anci: "Non ci rappresenta"
SAN GIUSTINO - “Non è più tollerabile - ha spiegato ieri sera in aula il primo cittadino di San Giustino Paolo Fratini illustrando la missiva inviata all’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Umbria e Nazionale - che vengano premiati i comuni con la tassazione più alta e penalizzati quelli che cercano di tenere le aliquote più basse, come cerca di fare pur con enormi difficoltà il nostro. Vogliamo dare un segnale forte per contrastare da un lato la politica dei tagli lineari, che in un primo momento aveva una sua ratio, dall’altro il continuo flusso di denaro pubblico destinato a sanare realtà poco virtuose. Ci sono enti che da anni e senza imposizione di legge, hanno intrapreso la strada della salvaguardia dei propri bilanci contenendo il carico fiscale - prosegue Fratini - questo però non interessa a nessuno. Non è corretto che i nostri cittadini debbano pagare le inefficienze di altre realtà. La posizione favorevole assunta dall’ANCI in seno alla conferenza Stato-Città e autonomia locali, in merito alla decisione assunta dal Governo e confluita nel decreto legge 78 del 2015 convertito poi nella legge 125 relativo alla distribuzione del cosiddetto fondo perequativo Imu/Tasi ci vede, come lo scorso anno, totalmente contrari. Al di là dei tecnicismi la sintesi è che in questo modo più tassi e più vieni incentivato a farlo. A beneficiare di questo fondo infatti sono i comuni che anteriormente all’introduzione della Tasi avevo aliquote Imu che raggiungevano il tetto massimo consentito e che pertanto in virtù di questo si vedono concedere ‘anche un premio dallo Stato.”
Nella missiva inviata via fax lo scorso 7 settembre ai vertici regionali umbri dell’ANCI e a quelli nazionali, il Sindaco specifica che “comprendiamo come il continuo stravolgimento delle normative tributarie non aiuta a fare una programmazione seria e sostenibile, ma sarebbe ora che almeno parte dei trasferimenti tenessero in considerazione aspetti legati alle buone pratiche amministrative, quali il rispetto dei termini di pagamento, fattore cruciale del buon funzionamento dell’economia nazionale, il grado di riscossione delle entrate correnti e il rispetto dei parametri riferiti ai fabbisogni standard. “
“Non riteniamo possibile - ha concluso il sindaco Fratini - continuare ad avallare comportamenti che non convergono verso obiettivi di sana gestione pertanto, nostro malgrado, non ritenendoci più adeguatamente rappresentanti dall’A.N.C.I., ci vediamo costretti a recedere dall’associazione.”

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