UMBERTIDE - La grande partecipazione al convegno "Quale presente e quale futuro per la FCU" svoltosi questa mattina a Umbertide, mostra la voglia degli umbri di mantenere vivo e funzionante un patrimonio, quello della ferrovia umbra, che a 100 anni dalla sua inaugurazione rischia di spegnersi.

“Mancata attenzione,  scarsa manutenzione, assenza di strategia e integrazione con le altre forme di trasporto, hanno trasformato un patrimonio in una carcassa. 
Le responsabilità sono chiare e ci stupiamo che solo oggi chi governa la regione da sempre, se ne accorga”. Questo è quanto emerso dal dibattito al quale hanno contribuito, oltre ai rappresentanti del M5S, organizzatori della giornata, anche comitati dei pendolari, cittadini e altri rappresentanti delle istituzioni.

Questo è il presente, e il futuro? “Investimenti per rinnovare il parco macchine e la linea, integrazione con altre tipologie di trasporto pubblico locale e con le linee di Trenitalia. Si è parlato anche della valenza sociale della ferrovia come luogo di aggregazione e del progetto tram-treno, di rinnovare l'elettrificazione e integrazione con i trasporti delle regioni limitrofe”.

“Il trasporto di persone e merci su ferro – concludono gli esponenti del M5S -  è fondamentale, perché non vogliamo le "corriere" e la conseguente concentrazione del traffico su strada, danno non solo per l'ambiente ma anche per la sicurezza delle persone. I cittadini devono farsi sentire perché se non agiamo adesso, domani sarà troppo tardi. Noi ci siamo e ci saremo”.

 

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