“È stato un confronto utile, certamente non esaustivo o risolutivo, come sapevamo benissimo, ma dal quale sono emersi impegni e segnali che non possiamo ignorare. Elementi importanti, sui quali, come organizzazioni sindacali confederali e di categoria, dovremo lavorare nei prossimi mesi per costruire quel laboratorio di nuove relazioni sindacali che Terni può davvero diventare”. Così, in una nota Attilio Romanelli, segretario generale della Cgil di Terni, commenta il confronto tenuto ieri (24 settembre) tra Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, e Lucia Morselli, amministratore delegato di Ast Thyssen Krupp, coordinato dal giornalista Luca Telese.

“Tra gli aspetti più significativi emersi dall’iniziativa – continua Romanelli – c’è senz’altro il riconoscimento condiviso della strategicità delle acciaierie ternane, per la qualità del prodotto che realizzano, tra i migliori acciai d’Europa, come ha sottolineato la stessa Morselli. Strategicità – continua il segretario della Camera del Lavoro – che si afferma anche nella permanenza all’interno di un gruppo, quello di ThyssenKrupp, che torna a considerare gli acciai speciali come un elemento fondante per la propria missione industriale”.

Per Romanelli, dunque, sono importanti le rassicurazioni sul futuro portate da Morselli. Mentre più deludente è risultata la parte relativa alle relazioni industriali. “Il nostro segretario Camusso lo ha detto con chiarezza – osserva il segretario ternano – c’è bisogno di fare di più, di costruire un rapporto solido e leale nel quale i lavoratori partecipino davvero alle decisioni importanti sulla gestione della fabbrica e sulle scelte strategiche. Su questo non abbiamo sentito parole chiare da Morselli. Sarà quindi nostro compito, accanto alle categorie e alla Rsu, incalzarla nelle sedi opportune per far sì che alle parole sull’importanza del dialogo e del confronto, seguano fatti concreti, nella direzione di un maggiore coinvolgimento dei lavoratori in fabbrica”.

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