PERUGIA – L'Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato all'unanimità, sia pure con qualche distinguo, la mozione dei consiglieri del Partito democratico Gianfranco Chiacchieroni e Giacomo Leonelli con la quale si chiede alla Giunta regionale di “attivarsi affinché si apra al più presto un confronto con il Governo al fine di reperire adeguate risorse per la manutenzione straordinaria del demanio stradale regionale e ad elaborare, “quanto prima”, un piano di manutenzione straordinaria della viabilità regionale valutando la possibilità di realizzare lo stesso, sia con il personale in struttura esistente, sia attraverso ipotesi innovative e sperimentali di gestione della manutenzione, prendendo anche in considerazione le esperienze attivate in altre regioni come Friuli e Veneto, dove sono state istituite società per azioni a capitale misto pubblico-privato per la gestione della rete viaria regionale”.

Pur votando il loro sostegno alla mozione, le opposizioni hanno marcato dei distinguo: Andrea Liberati (M5s) si è detto contrario alla creazione di un'Agenzia unica che si occupi della materia; Claudio Ricci (Rp) auspica uguale attenzione alla mozione di centrodestra e liste civiche sullo stesso argomento (che prevede di sperimentare forme di pubblicità a privati in cambio di compartecipazione ai finanziamenti, come si fa per le rotonde) che sarà presentata fra breve all'Aula; Valerio Mancini (Lega) ha posto come condizione che siano escluse in alcun modo tasse o pedaggiamenti a carico dei cittadini.

INTERVENTI

GIANFRANCO CHIACCHERONI (PD): “SERVONO INTERVENTI STRAORDINARI PER LIMITARE IL DEGRADO DI MOLTE STRADE - Credo che sia questo il momento giusto, ad inizio legislatura e davanti a un processo di riorganizzazione degli enti provinciali, per fare una riflessione che porti a interventi straordinari per gestire la gestione manutenzione delle strade, divenuta sempre più difficile soprattutto a causa dei tagli agli enti locali e dei problemi dovuti alla separazione delle competenze, affidate a enti vari. In Umbria ci sono 3600 chilometri di strade fra provinciali e regionali, più il vasto reticolo delle comunali, molte delle quali in condizioni di degrado serio, al quale dobbiamo porre rimedio con tutte le nostre capacità”.

CLAUDIO RICCI (Ricci presidente): “CONSIDERARE ANCHE LA NOSTRA MOZIONE PER PROPORRE FORME DI SPERIMENTAZIONE ANCHE SULLA GESTIONE DEL CODICE DELLA STRADA – Positivo il tema del monitoraggio costante della viabilità e la richiesta al governo di un sostegno, perché l'Umbria è una 'città diffusa', fatta di piccoli luoghi, dove le infrastrutture stradali diventano importanti non solo in termini di servizio ma anche di sviluppo dei territori, specie se pensiamo al turismo e al felice incremento nelle ricettività extra-alberghiere che si è registrato nell'ultimo periodo. Si potrebbero coinvolgere anche i cittadini, per esempio con una app che consenta loro di segnalare problemi riguardanti infrastrutture di valenza regionale. Potremmo implementare con accordi di programma fra Regioni, Province e Comuni, perché mettere insieme le risorse è determinante in una fase in cui le risorse scarseggiano. E per quanto riguarda eventuali soluzioni innovative, mi auguro sia presa in altrettanta considerazione la nostra mozione per proporre al Ministero dei trasporti forme di sperimentazione anche sulla gestione del codice della strada, in merito a tratti su cui sperimentare, come sulle rotonde costruite recentemente, attraverso l'inserimento di comunicazioni pubblicitarie in favore di privati che, in cambio, cofinanziano i lavori”.

SILVANO ROMETTI (Socialisti e Riformisti): “VOTO FAVOREVOLE ALLA MOZIONE. MA IL TEMA DELLE RISORSE È FONDAMENTALE. Basti pensare che nell'ultimo anno il governo ha dato 26 milioni di euro in meno alle Regioni su questo tema. E anche le Province, che avevano e hanno competenze importanti sulla manutenzione, non hanno più risorse. In uno degli ultimi atti programmatori pluriennali si diceva che all'Umbria servirebbero 60-70 milioni di euro per riportare la rete stradale alla corretta idoneità. Una proposta potrebbe essere quella di assegnare una parte delle risorse che arrivano del pagamento del bollo che fanno i cittadini per programmare la manutenzione delle strade. Sulla gestione, guardando anche all'esperienza di altre regioni, un'agenzia che possa avere unitarietà di intervento sulle strade, piuttosto che l'attuale frammentazione di competenze, potrebbe riuscire a spendere meglio le poche risorse disponibili. Altrimenti rischiamo di fare interventi che non sono i più urgenti”.

VALERIO MANCINI (Lega Nord): “VOTIAMO A FAVORE MA CHE NON SIA L'ENNESIMA LETTERA DI BUONI INTENTI. Si parla di agenzia unica. L'Amministrazione umbra non ha avuto buoni risultati in passato con altre agenzie, che sono servite solo per distribuire qualche poltroncina in più. Però esiste l'esperienza positiva di Veneto e Friuli Venezia Giulia, che è da imitare. Per quanto riguarda il tema delle risorse, noi andiamo a Roma a richiedere una parte dei 450milioni di euro che ci hanno tolto prima. Ma l'Umbria ha un saldo fiscale di circa un miliardo e mezzo: al Governo dobbiamo chiedere i soldi che ci hanno tolto in passato, visto che i cittadini umbri pagano tante tasse, non solo il bollo”.

ANDREA LIBERATI (Movimento 5 Stelle): “MOLTE PERPLESSITÀ SULL'AGENZIA CON  CAPITALE MISTO PUBBLICO-PRIVATO. PER QUESTO CHIEDO IL VOTO PER PARTI SEPARATE, perché sull'impianto generale siamo favorevoli ma ci asteniamo sulla seconda parte. Avrei gradito un approfondimento di quello che le altre regioni hanno fatto, come Friuli Venezia Giulia e Veneto, sul tema del capitale misto pubblico-privato, perché non credo che soprattutto in questa fase storica esistano salvatori della patria. Le mie titubanze derivano dalle esperienze passate come per le autostrade, con gestioni pluridecennali a diversi soggetti. Io non vorrei che per cercare di fare meglio poi spendiamo il triplo. Non abbiamo un buon pregresso, come Umbria, sulla manutenzione strade, basti pensare alla E45. La situazione è molto, molto difficile e il ritardo, il gap accumulato in termini di manutenzione ordinaria perduta, o non gestita correttamente, non mi fa pensare bene. Anche sul tema della governance, perché il Movimento 5 Stelle non può avallare l’idea che si moltiplichino le poltrone.

GIACOMO LEONELLI (Partito Democratico): “LA MOZIONE VUOLE SVILUPPARE UN RAGIONAMENTO SU SOLUZIONI INNOVATIVE AL PROBLEMA PER IL SALTO DI QUALITÀ DELLA REGIONE. L'atto non vuole individuare una risoluzione concreta, ma stimolare un dibattito su risposte non ordinarie da dare in una fase straordinaria. La mozione non ha l'ambizione di entrare nel dettaglio. L'agenzia è citata come misura sperimentale, una pratica non ordinaria per affrontare la questione. Stiamo facendo approfondimenti sulle regioni che l'hanno applicata per vedere se ci sono stati aspetti positivi nella gestione. Le linee programmatiche della presidente Marini parlano di una Regione che vuole fare il salto di qualità, sviluppando turismo, export e internazionalizzazione. Per far questo il territorio deve avere infrastrutture adeguate. Vista la fase storica serve un ragionamento anche su soluzioni inusuali”.

DICHIARAZIONI DI VOTO

EROS BREGA: “Voto a favore e chiedo di considerare un pedaggio sulla E 45 per chi viene da fuori e la utilizza come alternativa gratuita all'autostrada. No, invece, a ulteriori spese per gli umbri”.
ANDREA LIBERATI: “Non siamo favorevoli ad un'Agenzia unica di gestione e chiediamo il pedaggio per i tir che usano la E 45 come alternativa gratuita all'autostrada”.
VALERIO MANCINI: “Questa mozione è per reperire fondi per mettere a posto le strade non altro, i pedaggi sono illegittimi perché non possiamo farlo solo noi. Anche la superstrada Pisa-Livorno è molto trafficata ma non viene certo chiesto di pagare il pedaggio. E in assoluto basta tasse per gli umbri”.
ATTILIO SOLINAS: “La parola sperimentazione mi fa sorridere perché c'è poco da sperimentare viste le pessime condizioni delle nostre strade, nonostante siano esse il biglietto da visita per chi viene in Umbria. E' necessario reperire fondi adeguati”.

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