FDC srl è una azienda interamente partecipata da Isrighausen importante multinazionale tedesca, la cui sede in Italia è a Novara.  La ISRI si è interessata, 2 anni fa, alle vicende fallimentari della CILL, che oltre all’azienda di 35 dipendenti ad Umbertide aveva la proprietà anche di un’altra azienda a San Salvo (Chieti), che è fornitrice di particolari per la Ducato, con l’obbiettivo di garantirsi l’attività di San Salvo e disimpegnarsi da Umbertide.

Nonostante la disponibilità dei lavoratori a garantire flessibilità e professionalità nella FDC di Umbertide, il mancato impegno della Direzione aziendale in investimenti ed allargamento del mercato, ha determinato un andamento economico finanziario negativo.

ISRI in questi due anni che come conseguenza dell’affitto della fallita CILL ha dovuto gestire le due aziende, Umbertide e San Salvo, ha operato con determinazione per disfarsi della azienda alto tiberina e garantirsi la continuità in Abruzzo, con investimenti sia in macchinari che in personale da una parte e il lento e inesorabile disimpegno dall’altra.

Nel momento in cui a seguito di trattativa privata con la curatela Ex CILL,  ISRI è divenuta proprietaria di entrambi i siti produttivi non ha aspettato un minuto di più per annunciare la chiusura dell’azienda di Umbertide ed il licenziamento dei 35 dipendenti.

Per fronteggiare questa grave situazione le OO.SS. FIOM e FIM hanno chiesto l’uso della cassa integrazione per avere un ulteriore anno di tempo per verificare alternative diverse a quelle della cessazione dell’attività, contemporaneamente avviando la mobilitazione dei lavoratori con scioperi articolati giorno per giorno.

La Direzione aziendale ad oggi pare insensibile alle richieste dei lavoratori tanto che in data 17/09/2015 ha avviato le procedure di mobilità per tutti lavoratori con la motivazione di cessazione di attività.

FIOM e FIM hanno immediatamente richiesto un incontro per dar corso ad ulteriori ed inderogabili tentativi di contrattazione a partire dalla prossima settimana, intensificando anche l’azione di mobilitazione dei lavoratori e chiedendo un intervento di mediazione anche da parte delle istituzioni.

      
Maurizio Maurizi,
segretario generale             
Fiom-Cgil provincia di Perugia

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