E 78, storia malamente infinita; o forse no: malamente finita
Superstrada E 78 Due Mari: la “barzelletta” infinita!
E così la grande trovata del “projet financing”per la mitica “Due Mari” è miseramente fallita “a seguito degli approfondimenti giuridici effettuati sulla formula del contratto di disponibilità previsto dall’art. 160-ter del Codice dei contratti che hanno escluso la possibilità di utilizzare tale modalità per l’opera”.
Così - leggo sulla stampa locale - dichiara l’Assessore Regionale alle Infrastrutture G. Chianella.
Accidenti, accidentaccio! C’è voluto un anno? O forse due, per accorgersi dell’art. 160-ter!
Ma nelle mani di chi siamo?!
Sentite cosa diceva alla stampa, l’allora l’Assessore Regionale Rometti,alcuni mesi fa: «Non voglio fare proclami o grandi annunci ma questo è di certo un passo avanti importante per la definizione dell'intervento e l'avvio dei lavori».
L’avvio dei lavori, capite!!!
Comunque, per chi come il sottoscritto non ha mai pensato che l’operazione fosse economicamente vantaggiosa (continuo a pensare che l’arteria non sia così strategica come tanti dicono, salvo qualche pentito dell’ultim’ora) il risultato odierno non è una sorpresa.
Non crederete mica che ci siano veramente voluti anni per accorgersi dell’art. 160-ter?!
Cosa può essere successo allora?
Diceva il saggio Andreotti: “a pensar male si va all’Inferno ma ci s’azzecca quasi sempre”; oppure il compianto Falcone: “segui i soldi”!
Qualche fonte finanziaria “pubblica” deve essere venuta meno; e i grandi imprenditori battono in ritirata: mica son matti a rischiare i propri soldi sulla E 78!
E allora, mi sembra di sentirli - il viceministro Nencini, le Regioni Umbria e Marche, la società Centralia - tutti in coro: «avanti l’ANAS»!
E l’ANAS rispose: «progettazione entro l’anno 2015, lavori completati entro il 2020. Il costo? Solo un miliardino»!!!
Mi spiace non essere stato presente all’incontro:chi sarà stato il primo che si deve esser messo a ridere?
Su, facciamocene una ragione, come avrebbe detto il manzoniano Don Rodrigo:«questa strada non sa da fare e non si farà!»
Ma nell’eventualità che qualcuno tiri fuori i tanti soldi necessari (???), vorrei ricordare al viceministro Nencini, alle Regioni Umbria e Marche, alla società Centralia ed in ultimo ad ANAS, che se questa benedetta E 78 si deve fare, si faccia al meglio tenendo conto dell’impatto sui territori interessati.
Non si ripeta quanto successo con il fantomatico ultimo progetto che a giorni alterni spariva/ricompariva dentro/fuori un cassetto della Regione; non discusso con alcuno in loco e facendo carta straccia di pregressi accordi inter-istituzionali, e con impatti ambientali (almeno per quanto riguarda il territorio di San Giustino) notevoli.
Una progettazione mirata – sembrava - a spendere il meno possibile (ah, questi grandi imprenditori privati!); e neanche quell’obbrobrio è bastato a rendere il progetto economicamente sostenibile.
Complimenti!
E ora fiato alle trombe: ho già sentito in giro innumerevoli dichiarazioni che più contradditorie non si può.
Il Segretario Pd
Andrea Vezzini

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