UMBERTIDE - Salvaguardia del servizio e certezze sul futuro della ex Fcu: lo chiedono in una dichiarazione congiunta i Comuni di Città di Castello, San Giustino, Sansepolcro e Umbertide, riuniti a Città di Castello dopo l’annunciata sospensione delle corse per ragioni di sicurezza. Erano presenti all'incontro i sindaci di Città di Castello Luciano Bacchetta, di Umbertide Marco Locchi, di San Sepolcro Daniela Frullani e l'assessore di San Giustino Massimiliano Manfroni.

“Vogliamo conoscere le ragioni che hanno indotto ad una misura così drastica, sapere se la chiusura si sarebbe potuta evitare e soprattutto quali sono i tempi di ripristino del collegamento. - hanno affermato - Trasferire quotidianamente un volume di oltre 200 persone da Città di Castello ad Umbertide su pullman significa non solo penalizzare gli utenti ma congestionare nelle ore a più intenso flusso il sistema del traffico interno. Abbiamo chiesto un incontro urgente all’assessore regionale Chianella, ci riserviamo di muoverci anche nei confronti dell’azienda che gestisce il servizio perché il territorio nel suo complesso non può accettare di perdere un’infrastruttura su cui a parole si è molto investito anche nel recente passato e che, al netto delle molte criticità, è un riferimento per tanti pendolari, lavoratori e studenti, oltre a rappresentare un patrimonio in termini di occupazione e professionalità.

Come sindaci abbiamo intenzione di fare appello a tutti i soggetti pubblici e privati perché la ex Fcu entri con forza nell’agenda della Regione e ne sia scongiurata la dismissione, dal momento che la ferrovia costituisce un patrimonio irrinunciabile per l'intero territorio regionale, una risorsa dalle elevate potenzialità che l'Umbria non può permettersi di perdere. Nell’immediato chiediamo tempi certi e risorse disponibili per intervenire con celerità sulla tratta a rischio così da superare l’emergenza e i disagi che, a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico e alla ripresa delle attività in generale, gli utenti devono sostenere; in secondo luogo ci faremo promotori di un fronte comune per unire istituzioni, cittadini, sindacati e mondo economico nella difesa di un servizio ferroviario che svolga finalmente quella funzione di metropolitana di superficie auspicata ma mai concretamente perseguita”.

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