Grazie per quello striscione che mi ha fatto riempire il cuore.

Ve lo devo proprio dire grazie perchè questi mesi a raccontar di morti e feriti, ad accogliere persone i cui sguardi valevano più di mille racconti mentre nei bar si festeggiava della loro morte c'era di che impazzire.
 

Scrivo queste righe di notte, con l'immagine dell'ultimo sbarco in testa che non mi abbandona, dove è nata una bambina in una motovedetta, dove un ragazzo di meno di venti anni è arrivato morto insieme a decine di ustionati.

Nello stesso viaggio, mi raccontavano ragazzi sotto shock altre 30 persone sono state inghiottite dal mare per sempre.
 

Questo avveniva due giorni fa, oggi sono morte altre 20 persone. Una mamma ha perso due figli, e un ragazzo tre fratelli.
 

Vi sembrerà poco quello che avete fatto oggi in confronto all'enormità di questo stillicidio continuo di morti, ma non è vero. Di questi tempi infatti ogni parola che obbliga a riflettere contro l'indifferenza è un monumento.

Grazie allora, perchè so che cosa significano le contraddizioni di questi tempi nelle strade della nostra città. La crisi, il lavoro che manca, lo spaccio di eroina gestito dalla mafia nord africana. Conosco il peso nel dover affrontare questa merda giorno per giorno. So cosa vuol dire combattere da soli lo spaccio di eroina in prima persona.

Il mese scorso però ho visto una foto di un parco di Perugia dove giocavano bambini di tanti colori, e molti avevano gli stessi occhi di quelli che vedo approdare qui a Lampedusa. Erano felici e fra loro non c'era paura.

Io penso che questa è la città che verrà, quella che insieme dobbiamo difendere e costruire metro per metro.
 

Grazie allora, perchè nonostante tutto avete fatto capire che ancora c'è chi pensa, che c'è chi ragiona e riconosce cosa sia l'umanità.
 

Barili pieni e innocenti affogati c'era scritto sullo striscione, avete ragione, è tutto vero, la legge dei paesi avanzati esporta guerre e impoverimento mentre alza muri e filo spinato per chi ne fugge.
 

Sintesi perfetta che solo gli ultras sanno fare che descrive meglio di mille convegni chi sono i veri scafisti.
 

Freghi, grazie per davvero.

 

Francesco Piobbichi

 

 

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