PERUGIA - “Il vero dato sull'indebitamento complessivo e la conseguente capacità di spesa della Regione Umbria ce lo fornisce la Corte dei conti nella relazione al giudizio di parifica del rendiconto generale per l’esercizio finanziario: tra il 2013 e il 2014 i debiti per mutui e prestiti sono passati da 457milioni 866mila euro a 539milioni 980mila euro, con un aumento quindi dell’indebitamento di oltre 82milioni, pari al 17,93 percento. Che sale al 19,78 percento se si considerano anche i trasferimenti legati al pagamento dei debiti della pubblica amministrazione”. Lo affermano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, chiedendo alla presidente della Giunta, Catiuscia Marini, di “venire in Aula a sciogliere i nodi delle contraddizioni e delle gravi leggerezze in tema di bilancio che stiamo evidenziando sin dall'inizio di questa legislatura. Grazie al M5S – annunciano - anche in Umbria il tempo dei giochi di prestigio è finito”.

Liberati e Carbonari spiegano che pochi giorni fa la Corte costituzionale, su ricorso della Corte dei conti, ha fatto luce “sull’enorme alterazione di bilancio realizzata dal Piemonte, in palese violazione del decreto-legge 'n.35/2013'. I maghi contabili di quella Regione infatti hanno preso a prestito dallo Stato 2,5 miliardi di euro utilizzandoli non per ripagare i debiti che avevano verso tante imprese già strozzate dalla crisi (e che spesso falliscono proprio a causa delle Pubbliche amministrazioni che non pagano) ma per aumentare la spesa e far apparire più basso il deficit, violando così quanto stabilito dal decreto”. I consiglieri regionali avanzano il dubbio, “visto anche il bassissimo livello di trasparenza dei rendiconti”, che anche la Regione Umbria “abbia ceduto a questa tentazione, nonostante in occasione dell'ultima seduta della Prima Commissione, l’assessore Barberini e il direttore regionale delle Risorse finanziarie Antonelli hanno spiegato che i 30 milioni assegnati all'Umbria per eliminare i debiti della Pa sono stati utilizzati nel rispetto della legge, non andando a finanziare la spesa corrente”.

Per gli esponenti di opposizione gli articoli apparsi sul Corriere della sera (http://goo.gl/IZAi2x) e sulle testate umbre sembrerebbero “creare confusione sul fatto che la Regione Umbria abbia il secondo deficit più basso d'Italia. In realtà non è così: semplicemente l’Umbria ha preso in prestito dallo Stato meno denaro delle altre Regioni. Ma questo non certifica che non lo abbia utilizzato in violazione di legge. A dichiarare che così non è stato – concludono - ci sono per ora soltanto le affermazioni della Giunta e la mancanza di un esplicito rilievo da parte degli organi di controllo. Per la verità un po’ poco in un contesto di diffusa opacità dei dati forniti dall'amministrazione umbra”.

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