CITTA’ DI CASTELLO - Il Festival delle Nazioni va in trasferta per un’anteprima quanto mai suggestiva e prestigiosa. Domenica 23 agosto alle ore 19, due giorni prima dell’apertura ufficiale del Festival a Città di Castello, la SFK Euro Symphony diretta da Ernest Hoetzl presenta in anteprima il suo concerto nella Basilica di Monte Santo a Nova Gorica, luogo altamente simbolico, scenario di alcuni tra gli scontri più sanguinosi della prima guerra mondiale. L’evento, reso possibile grazie all’impegno della Regione Friuli Venezia Giulia e alla collaborazione tra Festival delle Nazioni e Mittelfest, è infatti dedicato ai caduti di tutte le Nazioni e si inserisce nell’ambito delle iniziative legate al Centenario della Grande Guerra.

“Voglio esprimere il mio profondo ringraziamento in particolare alla Regione Friuli Venezia Giulia – dichiara Giuliano Giubilei, presidente del Festival delle Nazioni – che con grande sensibilità ha fatto proprio il nostro progetto di tenere un concerto in uno dei luoghi simbolo del conflitto, dove si svolse una delle più cruente battaglie della prima guerra mondiale. Un altro ringraziamento va agli uffici della Regione che in poche settimane hanno organizzato un evento che interessando più Nazioni presentava problemi organizzativi di non poco conto. Un grazie infine anche a Mittelfest, con cui si è creata una collaborazione e un’intesa che spero possano continuare anche per il futuro”.

“Da sempre il Festival dedica una particolare attenzione a quelle compagini la cui identità si precisa nell’interculturalità e nella collaborazione di musicisti provenienti da paesi con professioni religiose o posizioni politiche contrastanti – spiega il direttore artistico del Festival Aldo Sisillo –. Abbiamo ospitato ad esempio la Tangeri Caffè Orchestra di Jamal Ouassini, formazione composta da andalusi, marocchini e algerini che ha inaugurato l’edizione 2007 dedicata alla Spagna. O ancora, nell’ambito dell’omaggio a Israele del 2008, l’Arab Music Orchestra di Nazareth, compagine che comprende musicisti cristiani, ebrei e musulmani residenti in Israele. Nell’edizione dedicata all’Austria, e nel centenario della prima guerra mondiale, la scelta non poteva che cadere sull’Euro Symphony SFK, orchestra che riunisce strumentisti sloveni, friulani e carinzi a rappresentare simbolicamente la pacifica relazione fra popoli un tempo in aperto conflitto e oggi in dialogo nell’ambito dell’espressione culturale più universale: la musica”.

Per di più, il concerto anteprima della 48ma edizione del Festival vede questa compagine esibirsi proprio a Sveta Gora, uno dei luoghi delle più sanguinose battaglie della Grande Guerra, in un evento che intende metaforicamente rinnovare il solido patto di amicizia fra Austria, Slovenia e Italia.

“Lo scopo di questa orchestra – spiega Ernest Hoetzl, studioso austriaco dalla curiosità innata oltre che direttore musicale e principale della SFK – consiste nell’incontro di musicisti che vogliono fare musica insieme, musicisti per la maggior parte sloveni, friulani e carinzi, popoli un tempo in guerra l’uno contro l’altro. La Basilica di Monte Santo è un luogo più che ideale per un concerto di questa compagine. Anche il programma rende conto di questo progetto perché l’orchestra suonerà un brano del repertorio sloveno, uno del repertorio italiano e musica della monarchia austriaca che fino allo scoppio della Grande Guerra occupava interamente questo territorio”.

Il programma prevede infatti l’esecuzione di una pagina dell’ottava sinfonia di Beethoven, che fu presentata a Vienna proprio nel 1814, anno in cui lo storico Congresso pose le fondamenta dell'Impero austro-ungarico. Ma anche la Marcia di Giubilo che contiene l’inno imperiale: Strauss la compose in omaggio all’Imperatore Francesco Giuseppe, figura chiave nella storia europea che garantì con la longevità della sua reggenza l'unità dell'Impero, ma che diede di fatto inizio alla Grande Guerra. Sono in programma anche le celebri Danze ungheresi di Brahms, la Terza Sinfonia di Schubert e, in omaggio al repertorio italiano e sloveno, l’Intermezzo dalla Cavalleria Rusticana di Mascagni e Planinska roža dall’operetta del 1937 di Radovan Gobec.

La Euro Symphony SFK, che ha preso vita oltre tredici anni or sono grazie al Musikverein Kärnten, nasce come progetto di partnership che riunisce musicisti della regione slovena dell’Alpe Adria, del Friuli e della Carinzia. Una gestione innovativa e aperta ha permesso la crescita dell’orchestra garantendo ai giovani musicisti importanti esperienze professionali. L’orchestra è stata invitata a esibirsi in numerose tournée in Italia, Slovenia, Cina, e in tutto il territorio austriaco. Inoltre, è regolarmente ospite al Musikverein di Vienna.

Condividi