PERUGIA - E' morto stamani a 85 anni mons. Elio Bromuri, sacerdote perugino noto, tra le sue molte attività, anche per quella di giornalista: dal 1983 dirigeva il settimanale cattolico La Voce, di cui aveva firmato l'ultimo editoriale il 7 agosto scorso. Nella chiesa di Sant'Ercolano oggi pomeriggio la camera ardente, domani alle 15,30 i funerali in duomo. Uomo del dialogo interreligioso, aveva fondato 50 anni fa l'Ostello-Centro internazionale di accoglienza in via Bontempi a Perugia. Questa la nota con la quale la diocesi perugina ha dato notizia della scomparsa del sacerdote:

"Questa mattina, lunedì 17 agosto, è tornato alla Casa del Padre mons. Elio Bromuri dopo una grave malattia, che, nelle ultime settimane, lo aveva messo a dura prova nel fisico ma non nello spirito. Consapevole del suo male, nell’affrontarlo, ha dato un grande esempio di fede a quanti l’hanno assistito. Fino all’ultimo ha diretto il settimanale «La Voce», redigendo l’editoriale del numero in edicola lo scorso 7 agosto (l’ultimo prima della pausa estiva), ma soprattutto ha continuato a dare il suo «benvenuto» a quanti, giovani e meno giovani, vengono ospitati quotidianamente all’“Ostello-Centro internazionale di accoglienza” nella centralissima via Bontempi di Perugia. Proprio in questo luogo, che è stata la prima opera di carità della Chiesa perugina, fondata da mons. Bromuri mezzo secolo fa insieme ad un gruppo di giovani per accogliere persone in difficoltà senza distinzione di nazionalità e religione, come segno concreto di quell’apertura-dialogo avviata dal Concilio Vaticano II, il noto sacerdote perugino si è spento assistito dai suoi amici. Gli stessi che hanno condiviso con lui buona parte degli oltre sessanta anni della sua proficua e instancabile missione sacerdotale al servizio della Chiesa e del popolo di Dio su vari ambiti pastorali, sociali e culturali.

Nell’apprendere la notizia della morte di mons. Bromuri, il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti e il suo vescovo ausiliare mons. Paolo Giulietti esprimono a nome dell’intero Presbiterio perugino-pievese il profondo cordoglio ai familiari, ai collaboratori e a quanti l’hanno conosciuto ed apprezzato per le sue grandi doti umane e spirituali. «Don Elio è un uomo di Dio che sarà ricordato da tutti noi non tanto per le grandi cose che ha fatto – commenta il cardinale Bassetti –, ma per quelle piccole da lui compiute ogni giorno per il bene della Chiesa e della società intera. Anche da questo si coglie lo spessore di quest’uomo e di questo sacerdote, uno dei miei più stretti collaboratori e consiglieri».

L’esequie di mons. Bromuri saranno presiedute da cardinale Bassetti nella cattedrale di San Lorenzo, della quale era canonico, martedì 18 agosto, alle ore 15.30, precedute dalla camera ardente allestita nella chiesa di Sant’Ercolano dal pomeriggio del 17 agosto.

Nel corso dei suoi quasi 85 anni di vita - mons. Bromuri era nato a Deruta (Pg) l’11 ottobre 1930 - numerosi sono stati i riconoscimenti da lui ricevuti in diversi campi. L’ultimo fu quello dell’iscrizione all’“Albo d’Oro” della città di Perugia, su decisione del Consiglio comunale, il 20 giugno 2010, con la seguente motivazione, che riassume un po’ la sua nutrita biografia: «Laureato in filosofia e teologia, Monsignor Bromuri ha dedicato la maggior parte della sua vita all’insegnamento. È stato docente di Ecumenismo presso l’Istituto Teologico di Assisi. Da sempre animatore del dialogo culturale e religioso, Monsignor Bromuri ha svolto una rilevante  azione pastorale come Cappellano della Chiesa dell’Università, fin dalla sua riapertura del 1958 a opera del Rettore Giuseppe Ermini. Per più di vent’anni è stato assistente della FUCI (Federazione universitaria cattolici italiani) e ha dato vita al Meic (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale). L’impegno rivolto al dialogo interreligioso lo ha portato a fondare il Centro Ecumenico e Universitario San Martino e il Centro internazionale di accoglienza in via Bontempi, già conosciuto come “Ostello di don Elio”, nel quale, ogni anno, vengono accolte gratuitamente centinaia di persone in difficoltà. La sua pluriennale esperienza e il suo impegno umanitario sono stati premiati con numerosi riconoscimenti: da ultimo con la dignità di Protonotario Apostolico concessagli da S.S. Papa Benedetto XVI nel 2008. I suoi insegnamenti trapelano, da anni, dalle pagine del settimanale La Voce di cui Monsignor Elio è direttore».

Tra i diversi incarichi regionali e diocesani ricoperti negli anni da mons. Bromuri ricordiamo quelli di coordinatore delle Commissioni CEU per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso e per le Comunicazioni sociali, di vicario episcopale per la cultura dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve, di rettore delle chiese dell’Università degli Studi e di Sant’Ercolano del Sodalizio di San Martino e di direttore degli Uffici diocesani per la Pastorale universitaria, per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso e per Comunicazioni sociali. In quest’ultimo settore è stato intenso il suo impegno, soprattutto nel rilancio de «La Voce», ottenendo alcuni anni fa il “premio alla carriera” da parte dell’Ordine regionale dei Giornalisti, al cui “elenco dei pubblicisti” era iscritto da trenta anni. E’ stato anche docente presso l’Università per Stranieri e di Storia e Filosofia al Liceo-Ginnasio Statale “Mariotti” di Perugia.

Mons. Bromuri è stato un uomo e un sacerdote dal grande “spirito laico” che emergeva con nitidezza anche dai suoi innumerevoli editoriali ed articoli pubblicati dal “suo” settimanale, che l’ha avuto come direttore dal 1984, e dall’Agenzia di stampa «SIR» della CEI, per la quale collaborava da anni.

L’Ufficio stampa diocesano di Perugia, nella consapevolezza di aver perso una guida e un maestro prezioso, saluta  mons. Bromuri evidenziando il suo spirito dialogante e laico, ricordando le sue parole pronunciate in occasione dell’iscrizione all’“Albo d’Oro”. Nel ringraziare le autorità cittadine mise in risalto il legame tra la comunità civile e quella religiosa perugina; un legame che, pur non cancellando la storia, ha superato ormai da tempo le divisioni del passato nel rispetto delle proprie posizioni e ruoli. «Non possiamo fare a meno gli uni degli altri – disse mons. Bromuri –. Siamo talmente vicini (la cattedrale ed il palazzo comunale si affacciano sulla stessa piazza…) e coinvolti nella comune attività di carattere sociale, culturale e di sviluppo della città che dobbiamo sempre più rapportarci in maniera collaborativa. Noi facciamo un lavoro aperto a 360 gradi, al dialogo, alla comprensione sia tra i cristiani sia tra le diverse religioni sia anche con il mondo laico, perché abbiamo un obiettivo comune, quello di fondare una società che assomigli il più possibile alla città di Dio. Non pretendo tanto, ma almeno che ci sia un orientamento verso una città nella quale si possa veramente vivere da umani e da cristiani nel rispetto della dignità e dei valori fondanti nella nostra tradizione culturale».

Il messaggio di cordoglio dei Vescovi dell’Umbria per la morte di mons. Elio Bromuri: «Testimone appassionato per l’annuncio del Vangelo e il dialogo con la società civile» 

Nell’apprendere la notizia del ritorno alla casa del Padre di Mons. Elio Bromuri, i Vescovi dell’Umbria affidano a Gesù buon pastore l’anima di questo suo servo fedele, che ha esercitato per lunghi anni il ministero sacerdotale al servizio dell’Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve e delle Chiese della regione.

Ricordano con animo grato il suo impegno nell’insegnamento, nella pastorale universitaria, nel campo delle comunicazioni sociali e del dialogo ecumenico. I suoi interventi sul settimanale «La Voce», di cui è stato direttore per tanti anni - sempre competenti ed equilibrati, apprezzati anche fuori dall’ambito strettamente ecclesiale - hanno costituito un prezioso e puntuale contributo alla riflessione per il bene comune ed hanno stimolato iniziative e impegni diversificati.

Resta di lui la testimonianza di un uomo e di un sacerdote appassionato per l’annuncio del Vangelo e il dialogo con la società civile, che ha sempre voluto accompagnare con attenzione e simpatia.

Costruttore e tessitore di ponti e per anni voce di chi non ha voce": così padre Mauro Gambetti, custode del Sacro convento di Assisi, ricorda, nel giorno della sua morte, lo storico direttore del settimanale La Voce. Le parole di padre Gambetti sono riportate sul sito sanfrancesco.org, dove la comunità francescana conventuale di Assisi esprime "cordoglio e preghiera" dopo la morte di don Elio.

Messaggio di cordoglio della presidente della Regione Catiuscia Marini al card. Bassetti

La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nell'apprendere la notizia della scomparsa di monsignor Elio Bromuri, ha espresso in un telegramma inviato all'Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve Cardinale Gualtiero Bassetti il "profondo cordoglio e sincero dolore personale e della Giunta regionale ai familiari, alla Chiesa e alla comunità cattolica perugina ed umbra, all'arcivescovo Bassetti".

"La sua scomparsa – afferma – priva la comunità umbra di un apprezzato esponente della Chiesa perugina che, fin da giovanissimo, ha svolto la sua azione pastorale nella nostra terra con dedizione e intelligenza. Si è poi impegnato soprattutto nel dialogo interreligioso attraverso il ‘Centro ecumenico e universitario San Martino' da lui diretto. Docente di Storia della Chiesa all'Università per Stranieri di Perugia, è stato poi un rispettoso ed equilibrato giornalista, dirigendo ‘La Voce', il settimanale di informazione religiosa della Conferenza Episcopale Umbra. La sua attività pastorale e culturale – aggiunge - è stata sempre orientata a valorizzare le acquisizioni del Concilio Vaticano II verso una continua opera di rinnovamento teologico e religioso per rafforzare la presenza della Chiesa nella comunità cristiana e nella società".

"La comunità regionale – dice ancora la presidente – perde anche un'importante figura di riferimento per l'impegno che ha profuso in campo umanitario, fondando a Perugia il primo Centro internazionale di accoglienza, l'ostello in cui da mezzo secolo trovano ospitalità e attenzione persone in difficoltà, senza distinzioni di religione o luoghi di provenienza. In questi anni, durante i quali ho avuto modo in varie occasioni di incontrarlo oltre che di leggere i suoi editoriali  – prosegue la presidente – ho potuto conoscere e apprezzare il suo modo di operare, volto al bene della società umbra, il suo forte impegno e la ricerca del dialogo non solo fra le diverse professioni religiose ma anche con le istituzioni, non facendo mancare la sua voce né il suo apporto concreto". 

Guasticchi: “Punto di riferimento per i cattolici e i giornalisti umbri”

PERUGIA - “Profondo cordoglio per la morte di Don Elio Bromuri figura di spicco e punto di riferimento dei cattolici e dei giornalisti umbri. Perdiamo un religioso aperto e dialogante, un fine intellettuale di rilievo nazionale e un acuto osservatore della vita della nostra comunità regionale”. Così il vicepresidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria Marco Vinicio Guasticchi che esprime anche la propria vicinanza al cardinale Gualtiero Bassetti e alla comunità ecclesiale perugina e umbra. Per i miei incarichi istituzionali passati ho avuto il grande privilegio e piacere di collaborare con Don Elio in alcune iniziative pubbliche, apprezzandone sempre la sua grande cultura, intelligenza e sensibilità”.

Porzi: “La Chiesa perde una delle figure di maggior rilievo nel dialogo interreligioso”
La presidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Donatella Porzi, “profondamente colpita dalla morte di Don Elio Bromuri si unisce al dolore della Chiesa perugina ed umbra, che perde una delle figure di maggior rilievo nel dialogo interreligioso. Sicura di interpretare il sentimento di tutti i consiglieri regionali umbri esprimo al Cardinale Gualtiero Bassetti i sensi del nostro più profondo cordoglio”.

“Uomo di fede profonda, raffinato intellettuale e giornalista di razza – dice Porzi -, Don Elio, nella sua prolifica attività di saggista e giornalista, ci ha offerto in tutti questi anni innumerevoli e mai banali spunti di riflessione e di analisi sociale e politica sulla realtà umbra e nazionale. Tutte qualità che nei miei precedenti incarichi amministrativi ho avuto il privilegio di apprezzare attraverso la conoscenza personale con lui e la condivisione di alcune significative esperienze. Come direttore de La Voce, Don Elio ha saputo interpretare e raccontare le ansie e i bisogni, le luci e le ombre della nostra complessa e ricca regione, formando tanti giovani giornalisti e regalandoci i suoi acuti e profondi editoriali settimanali che, da oggi, tanto ci mancheranno”.

Mismetti: “Lascia una grande eredità morale e spirituale”

Il Presidente della Provincia di Perugia, Nando Mismetti si unisce all'unanime cordoglio per la scomparsa di monsignor Elio Bromuri, grande uomo di fede e figura di primo piano nel panorama culturale e sociale dell'Umbria. “Giornalista raffinato – ricorda Mismetti – storico direttore del settimanale 'La Voce', attento testimone di una società in continua evoluzione, monsignor Bromuri lascia una grande eredità morale e spirituale. Esprimo a nome mio personale, del Consiglio e dei dipendenti della Provincia le più sentite condoglianze al cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, all'intera archidiocesi perugino-pievese, ai familiari, ai collaboratori e alle tante persone che hanno avuto l'onore di essergli amiche”.

Ricci: "Una raffinata cultura per il dialogo e il servizio alle persone"

“La raffinata cultura di Elio Bromuri si univa alla mitezza per le persone. Era proteso, sempre, verso la misericordia concreta nei piccoli gesti della umana quotidianità”. Così il consigliere regionale Claudio Ricci (Ricci presidente) ricorda Monsignor Bromuri.

“Impegnato nel dialogo fra popoli, religioni e identità culturali attraverso lo strumento del vivere insieme un cammino di esperienze – aggiunge Ricci - Elio Bromuri, carismatico insegnate all'istituto teologico di Assisi, ha dedicato alla comunicazione, attraverso il settimanale 'La Voce', un ampio impegno nella convinzione, pionieristica, che il saper comunicare è una missione capace di aggiungere valore ai fatti rappresentati
soprattutto quando sono storie e testimonianze utili al cammino dell'umanità”. Ricci ricorda infine “il suo stile al tempo stesso colto, mite e attento, che partiva sempre dalla capacità, oggi rara, di ascoltare per meglio mettersi al servizio degli altri”.

On. Maurizio Ronconi:  ha scritto da protagonista una pagina importante della storia dei cattolici umbri  

Don Elio Bromuri ha scritto da protagonista una pagina importante della storia dei cattolici umbri. Prediligendo sempre le ultime file, con umiltà ha offerto mattoni importanti nella costruzione e per la diffusione delle idee e degli impegni  sociali dei cattolici. Ha permesso che anche nei momenti più difficili delle diaspore e delle incomprensioni, i suoi scritti, le sue sollecitazioni, rappresentassero sempre sintesi condivise.

La sua presenza è stata sempre rassicurante, fonte di serenità e di volontà costruttive. Mancherà da oggi questo sua discreta ma forte presenza; da oggi dovremo fare da soli con l’aiuto che ci continuerà ad offrire da lassù.

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