CARACAS - Si inten­si­fica la cam­pa­gna sporca con­tro il Vene­zuela di Nico­las Maduro in vista delle pros­sime ele­zioni par­la­men­tari del 6 dicembre.

La Cnn ha dif­fuso un’allarmante infor­ma­zione in merito a pre­sunti sac­cheggi avve­nuti nei super­mer­cati vene­zue­lani. La noti­zia è risul­tata falsa e la Cnn ha dovuto scu­sarsi. Da alcuni mesi, i vene­zue­lani sono spesso obbli­gati ad alzarsi all’alba per rifor­nirsi di alcuni pro­dotti, che arri­vano col con­ta­gocce nei super­mer­cati, ma si ven­dono a prezzi stel­lari al mer­cato nero o in altri negozi che non rispet­tano il con­trollo dei prezzi.

Un effetto della «guerra eco­no­mica», secondo il governo socia­li­sta che denun­cia il sabo­tag­gio delle grandi imprese pri­vate che mirano a pro­vo­care sfi­du­cia nelle capa­cità del cha­vi­smo — al potere da 15 anni — di far fronte alle neces­sità della popo­la­zione. In Vene­zuela, gran parte dei pro­dotti di prima neces­sità è ven­duto a prezzo cal­mie­rato nelle catene di distri­bu­zione gestite dal governo: che però non bastano, a fronte dello stra­po­tere dei gruppi pri­vati che usano le leve eco­no­mi­che per desta­bi­liz­zare il sistema poli­tico. Il con­trab­bando — di pro­dotti, denaro e ben­zina -, soprat­tutto alla fron­tiera con la Colom­bia, è un busi­ness supe­riore a quello della droga.

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