U.S.A. a portata di mano: vacanza di studio a Princeton
di Salvatore Nuti
Il Campus collocato nella prestigiosa città universitaria di Princeton, nel New Jersey, con sede presso la “Rider-University” che, per inciso, rimane nell’Olimpo delle eccellenze, aggiudicandosi per il secondo anno consecutivo la palma di college migliore degli Stati Uniti: lo indica la classifica del 2015 stilata da “US News & World Report” che ha analizzato i dati di quasi 1800 atenei. Una splendida struttura moderna e spettacolarmente immersa in un paesaggio suggestivo, nel mezzo di un parco privato con laghetto e porzione di bosco.
La stessa cittadina di Princeton, posta in una posizione strategica, a metà strada tra New York e Philadelphia, che costituisce la meta ideale per vivere un periodo di relax e di apprendimento negli USA e la possibilità di raggiungere facilmente le grandi attrazioni di New York, senza perdere l’opportunità di visitare le importanti città americane di Washington, Baltimora e Philadelphia.
Il top anche per le aree sportive attrezzate che includono piscina, tennis, basket, calcio ed una grande palestra polifunzionale. A disposizione maxi schermo, xbox e biliardo. Connessione WIFI gratuita.
Il corso della durata di 20 lezioni di 45 minuti alla settimana, con un test iniziale scritto ed orale volto ad accertare il livello di conoscenza linguistica dei partecipanti; il risultato di tale esame poi utilizzato per formare le classi internazionali con 15 ragazzi, in conformità con gli standard ufficiali delle competenze orali. Cinque i livelli previsti: dal principiante (beginner) all’avanzato (high-advanced); le lezioni mirate al coinvolgimento dello studente e impartite in puro stile americano, ossia incentrate sul “debite” (metodo basato sul confronto, dibattito, scambio di idee), ideale per migliorare le abilità comunicative e la fluency (fluidità, naturalezza, spigliatezza, spontaneità) dei ragazzi che hanno la possibilità di parlare ed esprimersi il più possibile.
Grande importanza alle escursioni, alla storia, all’attualità ed alla cultura locale. Gli insegnanti di madrelingua, professori universitari della già citata “Rider-University”, certificati dallo stato americano e professionisti ESL. Le aule per le lezioni moderne e dotate di attrezzature multimediali quali PC, lavagna interattiva, schermo per videoconferenze, accesso ad internet.
A conclusione di tutto l’iter, la Cerimonia di Consegna dei Diplomi, improntata al puro stile a stelle e strisce, durante la quale i ragazzi vengono chiamati uno ad uno a ritirare gli attestati della “Rider-University”, che certificano la loro partecipazione al “percorso didattico” e sono validi per l’acquisizione dei crediti formativi.
Una vacanza-studio da sogno quella che attendeva una giovane allieva dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Raffaele Casimiri” di Gualdo Tadino nell’estate del 2015, dal 16 al 30 luglio, non priva però di qualche incognita e di alcuni interrogativi. Il lungo viaggio sarà rischioso? L’aeroporto di Roma, il “Leonardo da Vinci”, in grado di garantire sufficienti standard dei servizi? La studentessa in possesso di sufficienti abilità per essere all’altezza di padroneggiare la lingua straniera studiata in un Paese così immenso? Entusiasmanti le risposte: all’andata tutto ok! Al ritorno, in una giornata che si preannunciava da tregenda tra incendi e black-out elettrici vari, il 30 luglio, il boeing-airbus della “Delta” (A330-300), la principale compagnìa statunitense (con a bordo Personale esclusivamente americano) decollato dall’aeroporto “John Fitzgerald Kennedy” di New York, dopo 8 ore e mezza di volo, atterrava sulla pista di Fiumicino alle 10.00 del mattino, con largo anticipo, più di 30 minuti, rispetto ai tempi stabiliti. All’ormai “famigerato” e “tristemente noto” Terminal 3, bagaglio recuperato in men che non si dica.
La ragazza del Linguistico di Gualdo Tadino, Roberta NUTI, calata in una realtà immensa e sconfinata, talmente a proprio agio da sembrare reduce da una semplice passeggiata e non dall’aver nientemeno sfiorato la prestigiosa Statua della Libertà. Inevitabili allora le relative considerazioni conclusive:
1) L’efficienza degli U.S.A. così alta da superare ogni luogo comune; 2) L’Inglese impartito al “Casimiri” permette di disporre al meglio di un retroterra culturale elevato nelle più disparate e difficili situazioni; 3) La nostra Italia (Fiumicino compreso) non poi così dimessa come alcuni la descrivono (o abbiamo visto un altro film?). Per favore, non continuiamo a farci del male!

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