Terni - Le Organizzazioni Sindacali ormai da tempo evidenziano come gli effetti della crisi stanno generando un profondo mutamento, sicuramente negativo sul piano occupazionale, nel tessuto economico e produttivo di questo territorio.

 

Più volte abbiamo sollecitato l’intera comunità a correre ai ripari attraverso interventi straordinari richiamando istituzioni, forze politiche ed associazioni datoriali a svolgere un ruolo, insieme alle Organizzazioni Sindacali, di “sistema”, finalizzato a rallentare il processo di deindustrializzazione in atto.

 

La CGIL di Terni ha ripetutamente sostenuto la necessità di intervenire su alcuni temi specifici e concreti come quello della richiesta di interventi governativi straordinari per questo territorio, dell’accesso al credito, della contrattazione sociale, degli appalti, dell’ambiente e della sicurezza.

 

Temi, per noi della FIOM, importanti non solo per difendere ciò che abbiamo, ma con il duplice obiettivo di qualificare un intero territorio rendendolo appetibile per gli investitori e allo stesso tempo consolidare, rilanciare e sviluppare un sistema d’impresa competitivo e di eccellenza.

 

Rimaniamo stupiti, come FIOM-CGIL, di come suddette richieste cadano nel dimenticatoio e come in maniera superficiale si liquidino discussioni lasciando che i processi ci travolgano con una idea passiva, quella del “male minore”, che assiste a tutto questo sperando che altri risolvano i nostri problemi.

 

E’ indicativo di tutto ciò quanto ormai da tempo si sta verificando nel sistema degli appalti che coinvolge medie e piccole imprese che rappresentano una parte di economia importante per questo territorio.

 

Più volte abbiamo detto , ed oggi riconfermiamo, che obiettivo del sindacato è difendere i lavoratori che nelle imprese lavorano, valorizzando esperienze e professionalità, garantendo loro una sempre maggiore tutela, dal punto di vista della sicurezza lavorativa e dal punto di vista contrattuale.

 

Per ottenere questo siamo fermamente convinti che in una comunità che si rispetti si dovrebbe, a nostro avviso, lavorare insieme per giungere alla stesura di un “Protocollo Provinciale sugli Appalti” finalizzato alla definizione di regole attraverso le quali ci sia uniformità di contratti di salario e di tutele per i lavoratori e che introduca dei criteri di assegnazione degli appalti legati alla reale capacità imprenditoriale delle imprese.

 

Non comprendiamo come FIOM-CGIL perché ogni volta che si parla di regole, di criteri, di trasparenza, di qualità e di capacità imprenditoriale si creino dei silenzi assordanti sull’argomento, anche da parte di chi dovrebbe rappresentare chi onestamente ha sempre fatto impresa. 

 

Speriamo che sia soltanto il caldo estivo a non favorire una discussione territoriale su questi temi e che non ci sia una reale volontà, di pezzi importanti di questa comunità, a perseguire in un sistema confuso e nebuloso che forse, ci viene da pensare, faccia comodo a molti.

 

 

 

 

 

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