Logge dei Tiratori/ La maggioranza eugubina respinge le accuse
Ci troviamo costretti a rispondere ancora una volta all’arroganza di chi vuole avere sempre ragione, di chi interpreta il proprio ruolo come cassa di risonanza di propri rancori personali. Il manifesto affisso per le vie del centro storico di Gubbio è un condensato di intolleranza settaria, in cui si persegue la denigrazione della figura del Sindaco, secondo uno schema preciso e limpido che prosegue da mesi con una campagna pubblicitaria chiaramente impostata.
La scelta sulle Logge dei Tiratori è stata portata avanti dal Sindaco e dalla coalizione di maggioranza dopo una attenta valutazione e con una scelta finale frutto di piena autonomia e libertà da qualsiasi condizionamento esterno. Il percorso politico è stato lungo e frutto di un ampio approfondimento, portando ad inserire l’intervento sulle Logge dei Tiratori all’interno del quadro programmatorio del QSV.
Quanto alla questione del Soprintendente Gizzi, la critica mossa ha riguardato soprattutto il metodo di non collaborazione con tante istituzioni, dalla Regione ai Comuni, e non tanto la specifica posizione sulle Logge dei Tiratori. Infatti, nell’incontro che il Sindaco Stirati è riuscito finalmente ad avere con il Soprintendente negli ultimi giorni, si è parlato di opere quali l’Acquedotto, San Benedetto, parcheggi del Teatro Romano e del Seminario e non delle Logge dei Tiratori. Evidentemente se tanti Sindaci sono insorti, qualche problema, quantomeno relazionale, da parte del Soprintendente deve esserci pur stato, tenuto anche conto che a molte opere sono legati importanti finanziamenti pubblici.
Capiamo che la scelta sulle Logge dei Tiratori possa non piacere a qualcuno, ma non è accettabile che su questa base si fondi una campagna di stampa denigratoria verso il Sindaco Stirati, con discredito gettato su tutta la città, tentando (peraltro inutilmente) di rovesciare fango sulla sua figura, con una impostazione degna del peggiore fondamentalismo ideologico. In questo primo anno il Sindaco Stirati ha saputo ridare dignità, autonomia e libertà alla politica, tenendo sempre la schiena diritta. In questo primo anno il primato della politica è stato ripristinato. Un conto è non condividere una scelta, tutt’altra storia è l’attacco personale.
Eppure non ci ricordiamo un tale attivismo del Comitato negli ultimi quindici anni, soprattutto in quegli anni in cui era meglio stare zitti, piuttosto che parlare contro l’amministratore di turno. Noi abbiamo sconfitto la logica di don Rodrigo, ma c’è chi rimpiange i bei tempi quando chi oggi urla allora era muto e allineato.
Non proviamo vergogna, semplicemente perché non abbiamo nulla di cui vergognarci. Proviamo solo un senso di pena per tanta intolleranza.
La coalizione che sostiene il Sindaco Stirati:
Liberi e Democratici
Scelgo Gubbio
Psi
Sel

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