PERUGIA - “Sul caso Azzolini, precisamente sulla mancata concessione dell’autorizzazione al suo arresto da parte del Senato, il PD ha scritto ieri una brutta pagina della storia della Repubblica”. Ad affermare ciò è la sinistra Pd dell’Umbria che in una nota afferma”: “Non pensiamo questo perché siamo bramosi di sentire il tintinnare delle manette; e  sapere che una persona viene privata della propria libertà suscita sempre in noi, che siamo desiderosi di giustizia ma non giustizialisti, un sentimento di dispiacere. E sicuramente non possiamo essere annoverati tra coloro che gioiscono se un politico viene additato al pubblico ludibrio, dato che continuiamo ad aver della politica una visione alta, di servizio per la comunità, di dedizione al bene comune”..

“La brutta pagina – si spiega nella nota - nasce dal modo in cui è stata scritta, cioè dal modo in cui il PD è arrivato alla decisione di lasciare libertà di coscienza. Dopo che i Senatori della Commissione, che hanno avuto la possibilità di prendere approfondita conoscenza delle motivazioni alla base della richiesta di arresto hanno deciso concordemente per il “sì”, la decisione di lasciare libertà di coscienza in Aula appare con tutta evidenza rispondere alla volontà politica di salvaguardare, con la libertà del Senatore Azzolini, anche i buoni rapporti con un alleato di governo, con buona pace del principio che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”.

“È stata una decisione forse apprezzata da Alfano – è la conclusione -, ma che senza dubbio approfondisce la distanza tra le istituzioni e i cittadini; e ciò è tanto più grave in un momento in cui la disaffezione delle persone verso la politica ha raggiunto livelli mai visti prima, come testimoniato dalle bassissime percentuali di affluenza al voto nelle ultime elezioni regionali.

Insomma, non è questo il modo in cui pensiamo si possano riconnettere i cittadini con le istituzioni e gli elettori con i partiti. Serve aprire in Italia una stagione di rigore etico, di serietà istituzionale, di messa al bando delle manovre politiciste e politicanti”.

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