ARIA annuncia riduzione organico e trasferimento dipendenti Torgiano a Vimodrone
PERUGIA - Nella giornata del 22 Luglio scorso, l'azienda ARIA SpA, con sedi a Vimodrone (MI) ed a Torgiano (PG), ha anticipato - via e-mail e mediante consegna a mano alla RSU – una comunicazione preventiva che annuncia “l'espletando trasferimento collettivo degli 11 dipendenti a tempo indeterminato addetti al Customer Care di Torgiano presso l'analogo reparto di Vimodrone”.
Tale operazione, stante la comunicazione aziendale, si rende indispensabile ai fini di una più generale necessità di “procedere ad una riorganizzazione complessiva delle attività del reparto” ed allo scopo di “adottare una organizzazione del lavoro più flessibile e sinergica in termini di turnazione e rotazione sui vari servizi dedicati ai clienti di ARIA”.
Alla suddetta operazione di accorpamento, si affianca inoltre anche una riduzione di organico che l'azienda annuncia di voler perseguire entro fine anno 2015, non rinnovando gran parte dei contratti a T.D. presenti complessivamente nella struttura di C.C. (tra i quali i 3 della sede di Torgiano): nella fattispecie, la motivazione addotta dall'azienda fa riferimento ad un sovradimensionamento complessivo dell'organico attuale dell'intero Customer Care, che sarebbe dovuto all'effetto del potenziamento dei sistemi di software gestionale attuato nel 2014 e finalizzato ad automatizzare e velocizzare le procedure in previsione di un ipotizzato aumento della base clienti, che invece non si è verificato.
Ovviamente, come sempre, l'incapacità aziendale di conseguire gli obiettivi di budget, viene a scaricarsi sulla forza lavoro, perché è la cosa più semplice da fare (in particolar modo quando di mezzo ci sono contratti a T.D.), quando invece sarebbe meglio (e più utile, anche se certamente più complesso...) analizzare e comprendere bene le reali motivazioni del mancato raggiungimento degli obiettivi, per poter intraprendere le azioni correttive più adeguate.
Quanto al trasferimento collettivo dei restanti 11 addetti del C.C. di Torgiano, appare francamente risibile la motivazione indicata nella comunicazione preventiva e riferita alla necessità di adottare una organizzazione del lavoro più flessibile e sinergica: se il problema è quello di uniformare archi di presidio, turni di lavoro e rotazione sulle attività, non è affatto necessario trasferire fisicamente le persone, ma è appunto sufficiente organizzare il lavoro con modalità uniformi ed univoche per tutta la struttura.
In modo tale per cui, anche gli 11 addetti di Torgiano possano continuare ad operare – in regime di “remotizzazione” - con tali modalità anche rimanendo esattamente dove sono adesso, ovvero nella sede di Via dei Mastri, che alle scriventi risulta peraltro resti comunque aperta anche in futuro, ospitando il resto dei reparti di Rete che, insieme al C.C., costituiscono l'insieme della sede operativa aziendale in Umbria.
A meno che, stante l'inconsistenza delle motivazioni poste in riferimento alla necessità del trasferimento, dietro al tutto non si celi una inconfessabile strategia tendente a spaventare gli 11 addetti da trasferire, tutte donne, alcune con problemi di salute anche rilevanti e per la maggior parte con famiglia e figli a carico, che di fronte alla prospettiva inaccettabile del trasferimento potrebbero anche decidere di cessare volontariamente il rapporto di lavoro, con notevole beneficio per un azienda che si appresta ad attuare un percorso di integrazione societaria con Tiscali, perché in quel caso non dovrebbe neanche fare la fatica di attivare i licenziamenti: vogliamo vivamente confidare che così non sia!
Resta il fatto, almeno al momento, che l'azienda ha annunciato la riduzione degli organici ed il trasferimento collettivo del C.C., il che farebbe comunque venir meno altri 14 posti di lavoro nel nostro territorio regionale, già pesantemente colpito in questi anni dagli effetti della crisi economica e produttiva.
Il compito delle scriventi OO.SS. è innanzitutto, come previsto dal CCNL Telecomunicazioni, di richiedere la convocazione dell'incontro per l'esame congiunto rispetto al trasferimento collettivo del C.C., ma è ferma l'intenzione da parte di SLC-CGIL e FISTel-CISL dell'Umbria, nonché della RSU aziendale, di esperire ogni possibile tentativo per far recedere l'azienda rispetto all'annunciato trasferimento collettivo e ad aprire un confronto a 360° per trovare, anche con un coinvolgimento dei livelli istituzionali interessati (Regione e Comune di Torgiano), le soluzioni utili a salvaguardare complessivamente i livelli occupazionali nella sede umbra di ARIA SpA.
Per le Segreterie Regionali SLC-CGIL Umbria - FISTel-CISL Umbria
Mauro Bucarini e Simona Garofano

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