“Il lavoro svolto deve essere retribuito”

Questo è lo slogan proposto dalle organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL per definire il senso della mobilitazione nazionale che ha coinvolto i lavoratori del Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo.

Dal momento che il nostro Ministero è alle prese con una profonda riforma dello Stato destinata a rivedere le competenze nei vari livelli istituzionali nonché a definire un diverso rapporto tra pubblico e privato che come organizzazioni sindacali seguiremo da vicino anche per non vedere indebolito sul versante professionale ed economico la posizione dei lavoratori. Anche in Umbria, dalle 12 alle 14 di Venerdì 24 Luglio, si sono svolte pubbliche manifestazioni a sostegno dell’iniziativa con relativa chiusura dei siti culturali.

In particolare si è tenuto, presso l’Archivio di Stato di Perugia, un’assemblea con i dipendenti dei Musei statali, Siti archeologici, Galleria Nazionale, Archivio di Stato, Soprintendenza archivistica e Segretariato regionale.  Il partecipato incontro e il relativo confronto, volto a sollecitare lo sblocco dei fondi per il pagamento del salario accessorio, ha prodotto un documento di sintesi da consegnare alla Ragioneria Territoriale dello Stato, quale tramite di trasmissione agli organi centrali del Ministero dell’Economia.  

 

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