MILANO - FRUTTA D’ARTE è una iniziativa proposta e promossa dalla Fondazione Archeologia Arborea e dalla Confederazione Italia Agricoltori dell’ Umbria.

Per  promuovere il nostro straordinario patrimonio vegetale, agricolo e artistico,  inaugureremo la mostra  in occasione della Festa della Frutta e della Verdura organizzata da Agrinsieme, il coordinamento di CIA, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Italiane Agroalimentare, in programma il prossimo 28 luglio presso il Padiglione Italia di Expo Milano 2015. La mostra sarà inoltre visitabile ad Expo dal 3 al 12 agosto, periodo in cui la CIA dell'Umbria sarà presente con un ricco programma di iniziative dedicate all’agricoltura e all’agroalimentare del Cuore Verde d’Italia.

Seguiranno poi diversi eventi culturali su tutto il territorio regionale. Infatti, le opere realizzate potranno essere ammirate nel mese di agosto a Bevagna, in settembre a Perugia e a Bastia in ottobre.

Si tratta di 10 meravigliosi  esempi di dipinti di altrettanti artisti umbri o che hanno operato in Umbria tra cui Piero della Francesca e Francesco Melanzio, nei quali sono state  riconosciute antiche varietà locali di frutta, salvate dalla scomparsa e conservate da  Fondazione Archeologia Arborea nel frutteto collezione di Città di Castello.

Un confronto che vuole sottolineare l’importanza dell’arte come forma di documentazione nella cultura tradizionale legata alle piante da frutto e nella  biodiversità e nello stesso tempo quanto lo straordinario patrimonio varietale fu di ispirazione per gli artisti stessi.

Se l’antico paesaggio rurale rappresenta un grande catalogo culturale e storico dove leggere le varie epoche e i diversi passaggi umani, ambientali, economici, un elemento fondamentale di questa cultura rurale erano le piante da frutto, nutrimento per tanti durante  tutto l'anno ma anche molto di più.

Nelle nostre campagne e paesi segnavano le stagioni, le strade, i confini e i luoghi importanti; erano legno per i mobili, ombra ristoratrice per l'estate, punto di riferimento nei viaggi e negli spostamenti. Erano anche forti simboli, religiosi o pagani, e per questo presenti nell'arte, popolare e nobile, segni di un linguaggio comprensibile a tutti.

La  ricerca della Fondazione Archeologia Arborea onlus, oltre alle  testimonianze degli anziani agricoltori, documenti di archivio e toponomastica , vecchi manuali di agricoltura e tutto quanto fosse utile alla identificazione e alla caratterizzazione delle varietà, è approdata all'arte riscoprendone le  straordinarie connessioni con l’agricoltura.

La Confederazione Italiana Agricoltori dell’Umbria, pertanto, da sempre sensibile non solo al mantenimento della biodiversità ma anche alla valorizzazione delle varietà di frutta caratteristiche del territorio Umbro,  ha voluto promuovere la mostra ‘Frutta d’Arte’ con l’obiettivo di sostenere  cultura e colture del nostro territorio.

I Comuni di Montefalco, Gualdo Tadino, Montone, la Galleria Nazionale dell’Umbria, il Polo Museale dell’Umbria, Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello, hanno permesso la documentazione delle opere che sono in loro custodia.

Le fotografie sono in gran parte del fotografo Emilio Tremolada, l’ideazione e il coordinamento scientifico della mostra è di Isabella Dalla Ragione Presidente Fondazione Archeologia Arborea, il prezioso coordinamento tecnico  è di Arch. Giulia Schippa e Dott. Agr. Andrea Palomba. La consulenza grafica di Stefano Coviello,  la stampa Italgraf.

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