Logica consociativo-spartitoria nomine Comitato monitoraggio: il M5S resta fuori
PERUGIA – Il Movimento 5 Stelle non proporrà alcun membro all'interno del Comitato per il Monitoraggio e vigilanza per la sua “inefficacia storica” e per le nomine che sono state fatte e che hanno individuato “protagonisti della logica 'consociativo-spartitoria' che ha connotato la politica Umbra negli ultimi anni”. Lo annuncia il capogruppo regionale, Andrea Liberati, che invece comunica che per il Movimento 5 stella Maria Grazia Carbonari farà parte della Prima e della Terza Commissione consiliare, mentre lo stesso Liberati sarà commissario della Seconda Commissione.
“Il Movimento 5 Stelle – scrive Liberati in una Pec inviata alla Presidenza dell'Assemblea legislativa dell'Umbria - non ritiene di designare alcuno al 'Comitato per il Monitoraggio e la Vigilanza sull'Amministrazione regionale' alla luce non solo dell'inefficacia storica di tale organismo, con pesanti sprechi di denaro pubblico, ma anche considerando l'individuazione di nomine che non rappresentano una garanzia per tutte le opposizioni. Si tratta, infatti, di protagonisti della logica 'consociativo-spartitoria' che, secondo autorevoli osservatori e politologi, ha connotato la politica di questi anni in Umbria. Una vicenda che ha fatto scadere a misero minuetto una sana contrapposizione dialettica, a totale detrimento dell'interesse pubblico e dello sviluppo della Regione”.
Liberati sottolinea la necessità di una totale trasparenza sul “finanziamento dell'attività politica”. Per questo il Movimento 5 Stelle “chiede alla Presidenza di valutare attentamente i conflitti di interesse, potenziali e no, di tutti i componenti delle Commissioni e dei loro familiari, operando per la loro piena trasparenza nel settore degli interessi finanziari. E di farlo entro 30 giorni”.
“Il Movimento 5 Stelle – prosegue il capogruppo Liberati - intende rompere con le pessime prassi del passato, iniziando da Palazzo Cesaroni e dalle imminenti nomine nelle Commissioni consiliari. Un problema molto rilevante che continueremo ad affrontare nei prossimi giorni. Anche perché, proprio oggi, si è chiuso un interessante seminario sull'anticorruzione, tenuto presso la 'Scuola umbra di Amministrazione pubblica'. Peccato che l'anticorruzione – conclude - sia spesso evocata dalle stesse istituzioni umbre con sterili grida manzoniane quando esse si trovano dinanzi alle indebite condotte di uomini di partito, trattati tuttora coi guanti bianchi anche da una certa Magistratura adusa a relazioni pericolose con la politica”.

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