PERUGIA - Anche gli edili dell’Umbria parteciperanno a “Oggi per domani”, la manifestazione organizzata da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil in programma a Roma, in Piazza SS. Apostoli alle ore 10 di sabato 18 luglio. I sindacati hanno organizzato la “trasferta” sia da Perugia che da Terni.

“Gli effetti della riforma Fornero generano, insieme a quelli prodotti da sei anni ininterrotti di crisi, una situazione non più sostenibile per il settore”, spiegano i promotori, che sottolineano principalmente tre criticità: pensioni, lavoro e le questioni legate alla sicurezza, alla legalità ed alla regolarità.

Pensioni: le pensioni dei lavoratori delle costruzioni sono troppo basse e soprattutto arrivano troppo tardi. Gli edili in particolare, così come i lavoratori delle cave e degli impianti industriali, sono sottoposti a  condizioni lavorative non compatibili con gli attuali limiti di età per il pensionamento.

Lavoro: la crisi non è finita e i danni sono gravi su imprese e sistema produttivo. Servono politiche industriali adeguate ed investimenti per la riconversione sostenibile dell’intero settore. Il volume degli investimenti pubblici attualmente è insufficiente.

Legalità, sicurezza e regolarità: l’abbassamento complessivo del quadro di legalità del settore si riflette drammaticamente sulle condizioni dei lavoratori in termini di regolarità e sicurezza.

Il settore edilizia nella nostra regione ha tantissime situazioni in difficoltà e il crollo occupazionale negli ultimi anni è stato devastante. Nella provincia di Perugia si è passati dai 22mila del 2007 agli attuali 8mila circa, di cui molti ancora in cassa integrazione. La situazione della provincia di Terni, non è di  certo più rosea: negli ultimi 7 anni le imprese sono scese da 800 a circa 450, mentre i lavoratori sono crollati intorno alle 2000 unità, rispetto alle quasi 5000 del 2008.

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