PERUGIA - Partire da Bach per costruire un ponte tra mondi ed epoche diverse ma conciliabili. È l'idea di Ramin Bahrami, pianista classico tra i più famosi a livello al mondo per la sua maniacale devozione alla musica del Kantor, e Danilo Rea, pianista jazz di cultura eclettica che fa dell'improvvisazione la chiave che apre tutte le porte musicali. 

Il progetto ha preso corpo a Umbria Jazz dove è stato eseguito in prima mondiale, sul palco del teatro Morlacchi, sold out. Con una dedica a Omar Sharif. 

Le due facce di Umbria Jazz in una giornata: concerto in prima serata all'arena; il pop rock di Subsonica, ma con ospiti speciali che vengono dal jazz. Concerto di mezzanotte invece in teatro: il trio di Brad Mehldau nel segno della più pura ortodossia. Il tour Una nave in una foresta dei Subsonica è approdato anche a Umbria Jazz ma con la band torinese hanno suonato il trombettista Flavio Boltro, il sassofonista Emanuele Cisi ed il trombonista Mauro Ottolini, che ha curato gli arrangiamenti.
 

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