PERUGIA - L'aggressione di un capotreno di Umbria mobilità, ex Fcu, da parte di un viaggiatore viene denunciata dalla segreteria umbra della Filt Cgil che "rilancia con forza" il tema della sicurezza. Il sindacato ricorda anche i colpi di bottiglia ai danni di un capostazione di Rfi, tempo fa presso la stazione di Ponte San Giovanni e le "scene al limite dello scontro fisico" su alcune tratte, della rete Rfi e ex Fcu.
Chiede quindi "che anche in Umbria i lavoratori non vengano lasciati da soli" e, richiamandosi anche alla “tremenda aggressione ad un capotreno avvenuta pochi giorni fa a Milano, rilancia con forza il tema delle aggressioni al personale ferroviario e come Filt-Cgil Umbria vogliamo portare tutta la nostra solidarieta' al collega gravemente ferito.

“Senza fare demagogia e senza voler essere quelli che lo avevano detto, ci sentiamo pero' di aggiungere che gia' da tempo avevamo denunciato come il fenomeno delle aggressioni sui treni stesse diventando endemico". E' quanto si legge nella nota diramata al riguardo dalla segreteria regionale Filt-Cgil Umbria.

"Da sempre purtroppo le stazioni e di conseguenza i treni, sono luoghi problematici e con l'acuirsi della crisi e il peggiorare delle condizioni sociali del paese, la situazione non e' di certo migliorata - prosegue la nota -. Oltre al danno economico per la collettivita', l'evasione del biglietto e' un fenomeno che puo' tirarsi dietro conseguenze assai gravi e non possiamo pensare che i lavoratori affrontino da soli tale emergenza rischiando la proprio incolumita'".

Il sindacato ricorda che "anche nella nostra regione gli esempi non mancano" e che "lunedi scorso un capotreno di Umbria Mobilita' (ex FCU) e' stato aggredito fisicamente da un viaggiatore mentre svolgeva le sue mansioni di controlleria, inoltre tutti ricorderete la tremenda aggressione a colpi di bottiglia ai danni di un capostazione di RFI, avvenuta tempo fa presso la stazione di Ponte San Giovanni".

"Oltre a queste, quasi quotidianamente assistiamo a scene al limite dello scontro fisico su alcune tratte, sia della rete RFI che ex FCU - conclude la nota -. In particolare le tratte su Umbertide, Roma, Firenze, da e per Perugia, sono ormai tristemente famose per i nostri capotreni umbri che giornalmente a proprio rischio e pericolo, faticano a svolgere il proprio lavoro. Oltre a questo, il disagio di alcune stazioni umbre e' sotto gli occhi di tutti, gli stessi lavoratori delle pulizie incappano spesso nei turni notturni, in presenze non proprio rassicuranti all'interno dei vagoni usati spesso come dormitorio da molti disperati. Chiediamo pertanto che anche in Umbria i lavoratori non vengano lasciati da soli, che si istituiscano squadre di controlleria piu' numerose e che si rafforzino i presidi della Polfer nelle stazioni e a bordo treno nelle tratte piu' a rischio".

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