E’ iniziato il toto-giunta in Regione: 4 assessori al Pd, 1 ai socialisti
PERUGIA – Come era da attendersi sono iniziate a circolare oggi, non appena resa nota la proclamazione degli eletti, le prime indiscrezioni circa gli orientamenti che sarebbero stati espressi per la composizione della prossima Giunta Regionale. Stando ai rumors racconti nel “triangolo” Palazzo Donini-Palazzo Cesaroni-Piazza della Repubblica, la prima candidatura ad un posto nel nuovo esecutivo umbro spetterebbe all’assessore uscente Fernanda Cecchini (l’unica supersite della vecchia squadra) alla quale verrebbe riconfermata la delega all’agricoltura, arricchita si dice con quella dell’ambiente, compresa in questa anche la caccia. Alla Cecchini, di sicura fede mariniana, farebbero compagnia altri tre esponenti di provenienza Pd: il bocciano Luca Barberini (di Terni) per il quale si parla di deleghe che spaziano dalla sanità al sociale; il renziano Fabio Paparelli che si dovrebbe occupare di sviluppo economico e, per completare la quaterna democratica si fa il nome del Prof. Bartolini, docente universitario già consulente della Regione, che erediterebbe le competenze in materia di bilancio, personale e patrimonio. Il Prof. Bartolini sarebbe anche il primo assessore esterno scelto dalla Marini che piazzerebbe così in Giunta un altro uomo di sua completa fiducia.
Per il secondo assessore esterno nella cinquina di Giunta si fa il nome di Claudia Bastianelli, di parte socialista (facente parte della Segreteria nazionale della Federazione Giovanile Socialista e stretta collaboratrice di Silvano Rometti avendo lavorato nella segreteria dell’assessore uscente) alla quale le indiscrezioni assegnerebbero competenze specifiche in materia infrastrutturale, corrispondenti, del resto, a quelle assegnate al viceministro e segretario nazionale socialista Nencini.
Rimarrebbe esclusa quindi dall’esecutivo l’altra lista scesa in campo a sostegno della Marini, “Umbria più uguale-Sel”, il cui eletto, l’eugubino Giuseppe Biancarelli, dovrebbe “consolarsi” con la presidenza di una delle tre Commissioni consiliari permanenti dell’Assemblea regionale.
Esaurito il capitolo Giunta, non resta che aprire quello del Consiglio regionale, alla presidenza del quale si pensa in prima battuta ad una riconferma del secondo eletto ternano, il bocciano, Eros Brega. In questo caso si raccomanda però più che mai prudenza nella previsione, visto che a quello scranno di prestigio guarderebbe con estremo interesse anche l’ex presidente della Provincia di Perugia, il super renziano Vinicio Guasticchi che, a quanto si mormora, si starebbe già muovendo a livello nazionale per far pendere il piatto della bilancia a suo favore. Se Guasticchi dovesse prevalere, a Brega non resterebbe perciò che ripiegare sul meno appetibile ruolo di capogruppo democratico.

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