MAGIONE - Rischiava di scomparire. Se non fosse stato per l'attenzione degli operatori dell'Oasi naturalistica "La Valle" di San Savino, che una quindicina di anni fa si accorsero della sua progressiva riduzione e si attivarono per salvarla dall'estinzione, avremmo dovuto dire addio alla splendida ninfea bianca del Trasimeno, che per l'intero periodo estivo offre il meglio di se', ed e' tra gli angoli piu' fotografati del luogo.

L'elegante fiore acquatico, molto simile a quello che si puo' ammirare nella palude di Colfiorito, nel Folignate, era infatti in natura destinato a scomparire per sempre. Il degrado e la riduzione del canneto, la presenza della nutria (che si ciba dei fiori, prima che producano i frutti) e del gambero rosso della Luisiana (che ne distrugge fiori e foglie) sono stati i suoi principali nemici.

Presente nella fascia delle idrofite emergenti, internamente al canneto, in acque di profondita' variabile tra 1,5 e 2 metri, questo fiore e' una sottospecie endemica del Trasimeno (cioe' tipica ed esclusiva di questo lago). Un tempo formava estesi tappeti di foglie galleggianti. Ma, come detto, negli ultimi decenni la sua presenza si stava riducendo a pochissimi  esemplari, tanto da poter essere considerata quasi estinta in natura.

Il personale dell'Oasi "La Valle" - riferisce la Provincia di Perugia - ne raccolse un piccolo rizoma (fusto sotterraneo) e lo colloco' all'interno di una piccola vasca a ridosso del centro visite, in attesa di osservarne gli sviluppi. Nel 2012, il rizoma fu tolto dalla vasca, diviso in tre parti, e distribuito fra il Centro ittiogenico di S. Arcangelo, il giardino delle piante acquatiche di Isola Polvese e la stessa Oasi, dove venne posto in un vascone  precedentemente utilizzato dall'Universita' di Perugia per gli studi sull'evapotraspirazione del canneto.

Questo terzo rizoma costituisce oggi una delle principali attrazioni dell'Oasi La Valle, il cosiddetto "Giardino delle ninfee", che per l'intero periodo estivo offre il meglio di se', ed e' tra gli angoli piu' fotografati del luogo.

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