E’ stata comunicata l’apertura delle procedure per il licenziamento di 82 dipendenti della società CESD del gruppo CEPU.

La riduzione di personale riguarderebbe le tre sedi  Città di CASTELLO , San Sepolcro e Roma, con prevalenza nel territorio Valtiberino.

Le organizzazioni nazionali di categoria di CGIL CISL UIL si sono attivate per chiedere un incontro al ministero del lavoro per avere le informazioni e per aprire un tavolo di confronto, che permetta l’esame congiunto della situazione che ha determinato tale provvedimento e per attivare tutte le iniziative atte ad evitarlo.

E’ un ulteriore colpo all’occupazione di questa parte del territorio Umbro-Toscana che colpisce lavoratori e lavoratrici impegnate in attività di servizio, amministrative  e formative.

Tale decisione di riduzione del personale rischia di essere ancora più pesante per gli effetti che può produrre per i lavoratori precari che sono ampiamente utilizzati dalla azienda e dal gruppo. E’ in corso una vertenza, arrivata in sede giudiziale, che riguarda molte lavoratrici precarie per la quale sarebbe più che mai necessario un confronto ,viste le numerose irregolarità riscontrate che pesano sulle ex dipendenti sia dal punto di vista salariale, sia previdenziale.

E’ necessario che questo gruppo si renda disponibile per un confronto con le organizzazioni sindacali, cosa che sino ad oggi non è stato , per normalizzare e regolarizzare i vari rapporti di lavoro e per, attraverso la discussione sul piano industriale e produttivo , trovare le soluzioni che consentano di evitare i licenziamenti che sarebbero un duro colpo per le persone, per l’azienda, con la perdita di competenze e per l’intera comunità.

Più volte abbiamo cercato, invano, di instaurare regolari relazioni sindacali con la nota azienda e pubblicamente reiteriamo tale richiesta  ribadendo che i diritti delle persone vanno salvaguardati e gli obblighi di legge rispettati.

 

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