TERNI - "La vertenza Ast e' stata un successo nell'aver rappresentato una nuova forma di concertazione, sebbene a tratti intensa ed aspra, tra parti sociali e l'impresa. Questo non va pero' confuso con l'impatto occupazionale, che invece c'e' stato: 400 persone non lavorano piu' all'acciaieria e questo e' un dato di fatto, immodificabile.

Anche se hanno scelto la strada dell'uscita volontaria, questo non li rende meno disoccupati": cosi' il senatore del Pd Gianluca Rossi, capogruppo in commissione finanze a Palazzo Madama, nel commentare le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, sulla vertenza Ast.

"Il sito produttivo ternano - prosegue Rossi - prima contava su 2.900 lavoratori, ora ne ha 2.400, con punti di sofferenza nella gestione complessiva. Credo pertanto che sia utile procedere ad una verifica dell'applicazione dell'accordo, come ho peraltro chiesto in commissione Industria durante l'audizione dell'amministratrice delegata, Lucia Morselli".

Secondo Rossi, "serve un 'tagliando' dell'accordo, un confronto tra le parti, da svolgere al ministero dello Sviluppo economico, per rafforzare i punti condivisi e rivedere per risolvere quelli di criticita'".

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