PERUGIA - La centrale a carbone di Bastardo, nel comune di Gualdo Cattaneo, rientra tra i siti individuati da Enel nell'ambito del progetto Futur-E, lanciato lo scorso mese a livello nazionale e che prevede un percorso decisionale condiviso con istituzioni e comunita' locali per studiare ipotesi di riconversione o riqualificazione. E' quanto emerso nel corso del Tavolo tecnico per la riqualificazione dei siti produttivi Enel in Umbria, istituito dalla Regione Umbria con l'Enel e i Comuni sede di impianti (Giano dell'Umbria, Gualdo Cattaneo, Paciano, Piegaro e Panicale).

Nell'ambito dell'incontro - riferisce una nota della Regione - Enel ha presentato il progetto Futur-E rivolto a 23 impianti alimentati da fonti fossili ubicati sul territorio nazionale che non entrano in produzione da tempo e che Enel intende riqualificare in collaborazione con il territorio.

Il progetto - e' stato spiegato - ha l'obiettivo di realizzare un sistema energetico fondato sull'innovazione e sulla sostenibilita' in virtu' dei cambiamenti a livello globale e nazionale avvenuti nel settore dell'energia: dalla generazione distribuita con la crescita delle rinnovabili al calo dei consumi, dalle reti elettriche intelligenti fino ai nuovi utilizzi dell'elettricita', quali mobilita' elettrica, come vettore per la costruzione di un mondo a zero emissioni.

L'apertura al territorio - e' stato detto - e' il punto di partenza per individuare modalita' di partecipazione della cittadinanza e definire le finalita' insieme ai soggetti istituzionali secondo un metodo di lavoro individuato sia per la centrale a carbone di Bastardo che per l'impianto turbogas di Pietrafitta (che non e' la moderna centrale a ciclo combinato che sorge a fianco e che e' perfettamente funzionante), nel Comune di Piegaro.

Prima dell'estate e' previsto un prossimo incontro, cosi' che i soggetti partecipanti potranno presentare proposte operative per avviare percorsi sui territori secondo criteri di sostenibilita' ambientale, innovazione tecnologica e un'attenzione particolare al contesto sociale dei territori in cui insistono gli impianti.

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