Che la Regione abbia "attivato le procedure per verificare eventuali disponibilità in organico presso le proprie partecipate" risulta solamente dalle parole della Presidente. L'avvio della procedura è stato richiesto già dal luglio 2014 e, ad oggi, non c'è stato alcun riscontro in merito. Sono trascorsi nove mesi che a noi lavoratori sembrano un'eternità, provati da anni di riduzione di stipendi, contratti di solidarietà, cassa integrazione ed infine sospensione del contratto di lavoro!

È francamente indecoroso che si prendano in giro dei lavoratori che sono stati selezionati 25 anni fa tra i laureati nel loro settore, formatisi anche all'estero, che hanno servito con onestà e professionalità l'azienda per anni, tenendoli  in sospeso con continue parole, promesse e rimandi, senza la minima azione concreta, con la consapevolezza che sopravverrà il licenziamento collettivo di tutti i lavoratori che purtroppo a 50 anni suonati avranno difficoltà a trovare una nuova collocazione nel mercato del lavoro!

In particolare vogliamo evidenziare che, seppur titolari di un contratto di tipo privatistico, i dipendenti di ISRIM sono stati amministrati per 25 anni da dirigenti espressione dei soci di maggioranza, Sviluppumbria prima e Tecnofin dopo, alla quale sono state cedute la maggioranza delle quote per ben 10 anni, proprio da Sviluppumbria, senza mai pretenderne il pagamento, tanto che nel 2011 le quote ritornano nella disponibilità di Sviluppumbria, dopo il fallimento di Tecnofin.

In qualità di socio di maggioranza la Regione ha intenzionalmente messo in liquidazione l'unico centro di ricerca ed innovazione del territorio, portandolo al fallimento, per tramite degli amministratori e liquidatori nominati, mentre la presidente Marini, in campagna elettorale, rilancia la parola INNOVAZIONE sullo sfondo dei propri interventi!

Parole......solo parole......perché nei fatti .......si fa esattamente il contrario, la chiusura di quanto faticosamente costruito negli anni, con l'abbandono nel degrado di attrezzature e strumentazioni scientifiche che sono patrimonio pubblico ed il depauperamento del territorio ternano, già fortemente colpito!

I lavoratori ex ISRIM

Deliberazione n.302 del 18 dicembre 2013

L’Assemblea legislativa  impegna la Giunta regionale a seguire il processo di liquidazione e risanamento ed assicurare in tempi brevi, il conseguimento di una soluzione che assicuri il mantenimento dell’intera forza lavoro e la prosecuzione delle attività di ricerca, sviluppo e di servizio alle imprese dell’Istituto.

Deliberazione n.338 del 22 luglio 2014

L’Assemblea legislativa  impegna la Giunta regionale a mettere in campo ogni azione possibile volta ad impedire il fallimento dell’ISRIM e a dare seguito alle azioni individuate per garantire il rispetto degli impegni già assunti per la salvaguardia delle professionalità ed il rilancio delle attività dell’istituto, assicurando la disponibilità a titolo gratuito del patrimonio di ISRIM di proprietà regionale e favorendo qualsiasi iniziativa che metta insieme i lavoratori e il sistema istituzionale regionale e locale e che consenta il rilancio delle attività di ricerca.

Deliberazione n.374 del 18 novembre 2014

L’Assemblea legislativa  impegna la Giunta regionale a mettere in campo ogni azione possibile per impedire il fallimento dell’ISRIM ed il licenziamento dei lavoratori e delle lavoratrici, favorendo al contempo il raggiungimento di soluzioni di iniziativa pubblica che, in vista dell’individuazione di ulteriori soggetti interessati salvaguardino le attività e le professionalità espresse dall’Istituto

Deliberazione n.394 del 27 gennaio 2015

L’Assemblea legislativa impegna la Giunta regionale a:

 1. partecipare ad iniziative di carattere pubblico per la salvaguardia del ruolo di ISRIM e del suo personale, anche attraverso l’azione di società partecipate dalla Regione dell’Umbria;

2.continuare a mettere a disposizione, nello spirito di cui al precedente punto, il patrimonio di proprietà regionale a iniziative volte alla ricerca e di carattere pubblico

3.affrontare eventuali necessità di ricollocazione del personale non rientrante nelle iniziative di cui sopra attraverso il coinvolgimento ai sensi della normativa statale vigente di società partecipate regionali.

Deliberazione n.302 del 18 dicembre 2013: il risanamento non c'è stato e nemmeno la prosecuzione delle attività

Deliberazione n.338 del 22 luglio 2014: l'isrim è fallito, le professionalità non sono state salvaguardate e l'istituto non è stato rilanciato

Deliberazione n.374 del 18 novembre 2014: l'isrim è fallito (bis) e ai lavoratori non resta che il licenziamento collettivo

Deliberazione n.394 del 27 gennaio 2015:  l'isrim è sempre fallito, le partecipate della regione non si sono nemmeno fatte vedere e il personale non è stato ricollocato.

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