ROMA - Stop alla permanenza 'ad oltranza' ndei cani reclusi nei canili umbri del ternano anche quando ci sono associazioni animaliste che, nel pieno rispetto delle leggi in materia e dei diritti degli animali, trovano famiglie accoglienti in altri paesi comunitari, come la Germania.

L'appello viene dall'associazione 'Animalia Amo International', regolarmente iscritta nel Registro del volontariato del Lazio e registrata in Umbria, che, tramite il suo legale Raffaella Sili, diffida alcune associazioni del volontariato locale umbro – che hanno parlato sui media locali di cani 'deportati' dal canile di Stroncone verso un destino incerto - dal continuare a diffondere notizie diffamatorie dal momento che godono di ottima salute tutti i cani che con 'Animalia Amo' hanno trovato una vera famiglia in Germania. 

"A ben guardare - sottolinea Sili in un comunicato - l'amministrazione di Terni e di altri Comuni che si definiscono attenti ai diritti degli animali come San Gemini e Monte Castrilli, non accolgono neanche le richieste di adozione di cittadini italiani nonostante i cani reclusi nel ternano siano un numero esorbitante: ci sono circa 1700 cani nelle strutture pubbliche e convenzionate, con dei costi di mantenimento impressionanti. Nonostante cio' il Comune di Terni vieta addirittura le adozioni fuori dalla Regione umbra, e nel canile municipale di Colleluna non vengono fatte adozioni o se ne fanno pochissime; stesso scenario nel canile privato convenzionato di San Gemini ove e' presente sempre l'Associazione Grandi Amici, ed ora anche in quello di Schifanoia".

"Non si capisce perche' - prosegue l'avvocato Sili – tali amministrazioni comunali decidano di continuare ad accollarsi i costi di gestione e mantenimento dei cani richiesti in adozione privandoli della chance di avere una famiglia che risieda all'estero, o fuori dall'Umbria, seguendo la visione miope ed oltranzista di alcune associazioni di volontariato locali che non hanno mai ottenuto il benche' minimo conforto alle loro tesi e che ignorano completamente sia le severe leggi di tutela degli animali vigenti nel territorio tedesco che quelle italiane le quali si ispirano al principio del massimo promovimento delle adozioni nel fermo convincimento che ogni cane abbia diritto ad una esistenza libera presso una famiglia e che il canile debba costituire una soluzione temporanea".

"Piu' in particolare - continua il legale - non e' dato comprendere perche' si continui ad attaccare la signora Claudia Roeckl sia sul piano giudiziario che attraverso certi media facendo credere alla gente che i cani da lei trasferiti, in quanto fondatrice di 'Animalia Amo', facciano una brutta fine".

Si tratta di "notizie sconfessate dagli esiti di tutte le indagini svolte e dai controlli effettuati, dagli innumerevoli processi penali a carico delle persone che hanno accusato la signora Roeckl di traffico di animali, nonche' dall'esistenza di una precisa regolamentazione che garantisce in modo pieno la tracciabilita' ed il benessere degli animali adottati", conclude l'avvocato Sili.

Condividi