MASSA MARTANA - La RSU FIOM-CGIL della Semitec s.r.l. di Massa Martana esprime forte preoccupazione per l'esito dell'incontro avuto tra le organizzazioni sindacali nazionali e la dirigenza aziendale lo scorso 7 aprile, nel quale si è evidenziato un preoccupante risvolto della trattativa instaurata su un accordo per la rimodulazione degli orari di lavoro e la riduzione dei costi del lavoro.

Dopo due mesi di confronto serrato con i lavoratori che, con senso di responsabilità, erano disposti a fare più di un sacrificio pur di raggiungere un accordo che garantisca un futuro alla Semitec s.r.l. e ai colleghi attualmente in CIGS di poter tornare al lavoro, l'azienda ha comunicato che non ci sono più le condizioni per proseguire la trattativa.

La dirigenza aziendale, al momento, ritiene di dover ricorrere ad un utilizzo cresente della CIGS nei prossimi mesi.

Le organizzazioni sindacali hanno evidenziato che ad oggi, la Semitec s.r.l. non ha conseguito gli sviluppi commerciali più volte dichiarati negli ultimi incontri, che non si persegue il  consolidamento dei volumi di attività e che non è stata ancora formalizzata la nuova organizzazione aziendale ed il relativo organigramma.

Le stesse organizzazioni sindacali in quella sede hanno riconfermato la loro disponibilità a confrontarsi sul tema della "competitività" aziendale, ma da parte dell'azienda si è riscontrato solo la volontà di proseguire nell'utilizzo della CIGS e nel ricorso al lavoro in subappalto, azione che dovrebbe essere finalizzata ad una riduzione dei costi, ma che in realtà crea maggiori inefficienze organizzative e abbassa la qualità dei servizi offerti.

Tutto questo, legato anche ad un mancato avvio di un percorso di formazione e riqualificazione, e ad una perdita di professionalità e di dipendenti (dalle 521 unità di Ottobre alle 444 attuali), hanno indotto organizzazioni sindacali e RSU ad indire uno sciopero nazionale per la Semitec di 8 ore per il giorno.

 

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