PERUGIA - Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali all'Universita' di Perugia e' pari al 37%, a fronte di una media nazionale del 41%. Mentre quello dei neolaureati magistrali sale al 49,5%. Lo rende noto l'Ateneo perugino citando il XVII Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati.

L'indagine ha riguardato complessivamente 8.807 laureati dell'Universita' di Perugia.
Tra gli occupati triennali, il 27% e' dedito esclusivamente al lavoro, mentre il 10% coniuga la laurea magistrale con il lavoro. Il lavoro stabile coinvolge, a un anno dalla laurea, 35 laureati occupati su cento di primo livello di Perugia (la media nazionale e' del 33%). Gli occupati che non hanno un lavoro stabile rappresentano il 64% (prevalentemente con contratti a tempo determinato, mentre il 14% e' senza contratto).

Il guadagno e' in media di 905 euro mensili netti. A livello nazionale e' di 1.008 euro. Dei laureati magistrali, invece, a un anno dalla laurea risulta occupato il 49,5% dei laureati, mentre la media nazionale e' del 56%. Il lavoro e' stabile per 32,5 laureati occupati su cento di Perugia, poco meno della media nazionale (34%). La precarieta' riguarda il 67% del collettivo (prevalgono i contratti a tempo determinato; mentre i senza contratto sono il 7%). Il guadagno e' di 957 euro mensili netti, contro i 1.065 del complesso dei laureati magistrali.

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