FOLIGNO - Le organizzazioni territoriali di Foligno di Cgil, Cisl e Uil, hanno espresso oggi forte preoccupazione in merito alle denunce da parte di due lavoratori, uscite sulla stampa e raccolte dalla trasmissione televisiva Report, relative al mancato utilizzo di sufficiente cemento nelle galleria “La Franca” dell’opera Quadrilatero sulla ss 77 Foligno – Civitanova Marche  che sarebbe per questo a rischio di tenuta.

In una nota congiunta le categorie dell’edilizia FILLEA , FILCA, FENEAL dell’Umbria sottolineano che si tratta dell’opera “più importante e strategica che sta per essere realizzata nel nostro territorio, nella nostra regione e nelle Marche, non solo per i lavoratori coinvolti, ma per l’intera comunità regionale e nazionale”.

I sindacati giudicano gravi le accuse fatte dai due lavoratori, aggiungendo però che, “pur avendo rappresentanza su questi cantieri, non hanno mai avuto elementi e riscontri su questi presunti fatti, tanto meno denunce precise e circoscritte da parte di nessuno”. A loro avviso, dunque “tali denunce sarebbe stato più opportuno farle emergere durante le varie fasi lavorative, nelle quali abbiamo sempre garantito una presenza costante e puntuale nei vari cantieri dei nostri funzionari”.

“Rispetto all’opera Quadrilatero – prosegue la nota -, abbiamo denunciato da tempo il problema delle modalità di appalto della Legge Obiettivo, che prevede un contraente generale e subappalti con ribassi eccessivi, oltre ad una frammentazione produttiva che si ripercuote sul lavoro. Ma nonostante questo, non abbiamo mai avuto elementi che indicassero una gravità simile.

Sia a livello regionale che a livello nazionale abbiamo evidenziato da tempo, anche con iniziative concrete, i limiti del sistema degli appalti nel nostro paese, limiti che emergono con forza negli ultimi giorni, con i fatti che stanno avvenendo in tutto il territorio nazionale, sia relativamente alle opere viarie che all’edilizia scolastica”.

“Un sistema pieno di incrostazioni – si dice ancora -, che molte volte è inquinato da corruzione e infiltrazione criminale e che si ripercuote sulla qualità delle opere e sulle condizioni dei lavoratori, producendo costi per le opere del 40% più alti rispetto alla media europea. Per questo è necessario fare immediata chiarezza e verificare la situazione con la massima attenzione”.

“Insieme alle organizzazioni delle Marche – aggiungono i tre sindacati confederali -, chiederemo immediatamente un incontro urgente con la società Quadrilatero, con le Regioni Umbria e Marche e con l’ANAS per intraprendere tutte le iniziative necessarie a fare chiarezza e per far emergere la verità “.

 

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