di Antonio Sciotto

"Una bella noti­zia: sabato ci sarà il sole: l’occasione per fare 'coa­li­zione' tutti insieme!". La pagina Face­book di Coa­li­zione sociale con Lan­dini ha messo il turbo, e dopo gli incon­tri del segre­ta­rio Fiom in diverse città — sem­pre molto affol­lati, in vista di tante fede­ra­zioni locali — adesso si aspetta la prova nazio­nale. A Roma, in Piazza del Popolo, sabato ci saranno anche tanti segre­tari della Cgil, che dopo lo “sdo­ga­na­mento” uffi­ciale della lea­der Susanna Camusso hanno deciso di par­te­ci­pare, con tanto di dele­ga­zione: si va dalla Flc allo Spi, dalla Fisac alla Fil­cams, fino alla Fp e Flai. Ma molti con­ser­vano i dubbi già espressi nei giorni scorsi: Lan­dini non deve scon­fi­nare oltre i limiti della con­te­sta­zione sin­da­cale al governo, per­ché se si darà l’idea che si vuole costruire un “sosti­tuto della poli­tica”, allora le strade tor­ne­ranno a diver­gere. E le ten­sioni tra Fiom e Cgil potreb­bero riaccendersi.

"Vediamo cosa dirà dal palco"

I dubbi della con­fe­de­ra­zione pos­sono essere rias­sunti tutti dalla segre­ta­ria gene­rale della Flai, Ste­fa­nia Crogi, di solito in grande sin­to­nia con Susanna Camusso: "Se ha detto sì Susanna, lo ha detto il mondo, quindi ovvio che saremo alla mani­fe­sta­zione — spiega la numero uno degli agroa­li­men­ta­ri­sti — La segre­te­ria Cgil aveva chie­sto un docu­mento con­giunto per scio­gliere i dubbi sulla natura della 'coa­li­zione sociale', poi Lan­dini ha deciso di scri­vere lui una let­tera alle strut­ture, e noi siamo d’accordo con tutto quello che ha scritto: con­tra­sto al Jobs Act, con­trat­ta­zione nazione, un nuovo Sta­tuto dei lavo­ra­tori e poli­ti­che di svi­luppo. Se però dal palco ver­ranno dette altre cose, se si pre­sen­terà que­sto sog­getto come un sosti­tuto della poli­tica, allora non ci stiamo. Non c’è biso­gno di fon­dare sog­getti poli­tici per fare ini­zia­tive con i movi­menti: noi della Flai siamo costan­te­mente al lavoro con Libera ed Emer­gency, però poi le even­tuali richie­ste comuni vanno fatte alla poli­tica, distin­guen­dosi chia­ra­mente dai partiti".

Della stessa opi­nione è Ros­sana Det­tori, segre­ta­ria della Fun­zione pub­blica: "Noi saremo in piazza per­ché con­di­vi­diamo le moti­va­zioni della pro­te­sta: biso­gna con­tra­stare le poli­ti­che sba­gliate del governo. Ma con­servo i dubbi e le per­ples­sità se mi si dice che la coa­li­zione sociale si vuole sosti­tuire alla poli­tica: il sin­da­cato è un’altra cosa e deve restare distinto, autonomo".

Ancor più cri­tico Emi­lio Miceli, segre­ta­rio della Filc­tem (chi­mici, elet­trici, ener­gia): "Camusso ha detto che ci sarà, quindi i nostri ci saranno — taglia corto — Ma resto del parere già espresso qual­che giorno fa: la Cgil ha biso­gno della sua auto­no­mia per essere cre­di­bile nello scon­tro con il governo sulla riforma del lavoro. Una cam­pa­gna sull’appartenenza della Cgil a uno schie­ra­mento poli­tico con­tro Renzi sarebbe deva­stante, apri­rebbe una divi­sione tra i lavo­ra­tori e ci con­se­gne­rebbe alla sconfitta".

"Ma invece aggre­garsi è essenziale"

Su altre posi­zioni, e molto più sim­pa­tiz­zante verso la coa­li­zione sociale, è invece Mimmo Pan­ta­leo, segre­ta­rio Flc (scuola, uni­ver­sità, ricerca): «La mani­fe­sta­zione ha una piat­ta­forma pre­cisa, sin­da­cale, ma poi per essere effi­cace devi allar­garti ai movi­menti, come noi fac­ciamo da tempo con le asso­cia­zioni o gli stu­denti. Parti dal con­tratto, dai temi pret­ta­mente tuoi, ma poi parli ad altre realtà, come ad esem­pio i pre­cari. Non puoi restare nel chiuso delle stanze sin­da­cali, hai biso­gno di aggre­gare per poter creare un’alternativa cre­di­bile a Renzi».

Un’adesione alla mani­fe­sta­zione è venuta da un’altra grossa cate­go­ria, la Fil­cams: com­mer­cio e turi­smo, set­tori più che espo­sti agli abusi negli appalti, al pre­ca­riato, al lavoro nero. "Saremo pre­senti alla mani­fe­sta­zione per soste­nere la dignità del lavoro e com­bat­tere per i diritti dei lavo­ra­tori — dice la segre­ta­ria Maria Gra­zia Gabrielli — Abbiamo biso­gno di con­ti­nuare a met­tere insieme tutte le forze per un’azione sin­da­cale efficace".

Disco verde anche dalla Fisac (ban­cari) di Ago­stino Megale: "È evi­dente, essen­doci la stessa con­fe­de­ra­zione, che il 28 noi della Fisac saremo in piazza con la Fiom. Una piat­ta­forma sin­da­cale che, a par­tire dalla difesa del con­tratto nazio­nale e dal con­tra­sto al Jobs Act, punta rilan­ciare un’idea diversa da quella pra­ti­cata dal governo".

Sui pull­man dei metal­mec­ca­nici, pro­ve­nienti da tutta Ita­lia, sali­ranno anche i pen­sio­nati Spi: "Per­ché in tanti ci ten­gono a esserci — spie­gano dal sin­da­cato gui­dato da Carla Can­tone — Ci siamo sem­pre, quando la Cgil e i lavo­ra­tori sono in piazza". E sul palco, a soste­nere Lan­dini, salirà anche Cantone.

"È scon­tato che il segre­ta­rio sia in piazza con una sua cate­go­ria", ripe­teva ieri Susanna Camusso per chiu­dere le pole­mi­che. E intanto sulla pagina di Coa­li­zione sociale con Lan­dini in serata cam­peg­giava l’adesione del sin­daco di Palermo Leo­luca Orlando, men­tre Lan­dini si micro­fo­nava per par­te­ci­pare alla pun­tata di Ser­vi­zio Pub­blico.

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