Verso le regionali. Resoconto discussione nei circoli Pd Perugia
Perugia - Dopo la dolorosa sconfitta alle amministrative dello scorso anno, il Pd di Perugia è da tempo al lavoro per ripartire, con l’ambizione di costruire un progetto coraggioso e credibile, valorizzare il radicamento, far crescere rappresentanza e consenso, contribuire alla crescita e allo sviluppo della città. Da mesi la giunta di centrodestra del Comune di Perugia ha scelto un immobilismo pericoloso, il sindaco si nasconde dietro una latitanza politica inefficace e assolutamente dannosa per Perugia e la giunta continua a perdersi in contraddizioni e a lavorare più sulla cancellazione delle tracce del buon governo del centrosinistra che sulla costruzione di una visione. Il Pd è all’opposizione responsabilmente e con la sensibilità di un partito di governo, con l’obiettivo di contribuire a restituire a Perugia il posto che merita in Umbria, a rafforzare il suo ruolo di città capoluogo, nella convinzione che quando si parla di Perugia si parla del futuro dell’Umbria.
E’ evidente, dunque, che in un contesto così complesso e spesso problematico, aggravato da una crisi devastante che ha messo in ginocchio famiglie e imprese e che solo oggi accenna ad allentare la morsa, le regionali di maggio rappresentano un passaggio fondamentale.
Con lo sguardo a questo appuntamento e con la consapevolezza che è aprendosi e non tirandosi indietro rispetto alle scelte, imparando dagli errori commessi e senza tentennamenti rispetto al ruolo che il Pd ha nella vita politica cittadina - non dimentichiamoci che alle europee il Pd ha ottenuto, meno di un anno fa, il 50% dei consensi, il 35% a livello locale - la segreteria del Pd di Perugia ha voluto inaugurare, rifuggendo da tentazioni di autoreferenzialità o di oligarchia nelle scelte, un percorso partecipato, aperto, di ascolto e di interlocuzione con i Circoli del Pd di Perugia, dove tutti – iscritti, elettori, simpatizzanti, nello spirito che contraddistingue l’iniziativa politica di un partito che ha le primarie nel suo dna - hanno potuto esprimersi e dare un apporto costruttivo per una Perugia e un’Umbria migliore.
Si sono riuniti i 29 circoli cittadini, che, sulla base di un documento nato dalla conferenza programmatica del novembre scorso, hanno dato vita a un dibattito approfondito e di grande interesse, da cui sono usciti numerosi spunti programmatici, che non hanno la pretesa di completezza, ma che vogliono costituire il contributo di Perugia alla costruzione del programma di governo del PD regionale.
Tre convinzioni sono alla base del documento:
a) quando si parla di Perugia si parla del futuro dell’Umbria. Ecco perché cerchiamo di tenere insieme aspetti locali ed aspetti regionali, coniugando temi macro con - non meno importanti - temi micro: non si tratta dell’“Umbria vista da Perugia”, ma di una selezione di priorità per l’Umbria che vogliamo da qui al 2020. E Perugia dovrà esserne elemento centrale, perché se il capoluogo è debole, debolissima sarà la regione;
b) ogni sforzo programmatico, di idee e di progetti serve ad evitare le derive dell’autarchia istituzionale e/o dell’autosufficienza ed è il miglior antidoto per battere l’antipolitica. Per questa ragione mettiamo a disposizione di tutti i candidati e dei futuri amministratori regionali del Pd questi stimoli, nella certezza che il loro impegno sarà rivolto a realizzare idee e progetti condivisi dalla comunità del Pd di Perugia;
c) ciò che rende credibile qualsiasi programma è la traduzione coerente in azioni. Questo perché ci candidiamo a governare la nostra regione e pensiamo che la logica del consenso a breve termine debba essere rottamata per sempre. Senza visione e prospettiva di medio-lungo termine, qualsiasi amministrazione rischia di appiattirsi sulla gestione dell’esistente e delle emergenze quotidiane, perdendo di vista le vere priorità e la strategia necessaria per politiche pubbliche più incisive ed efficaci.
Il documento verrà presentato in Assemblea Comunale e verrà consegnato al Partito Democratico regionale affinché la città capoluogo abbia la giusta considerazione all’interno del programma per le prossime elezioni regionali, rendendo più incisiva l’azione dei futuri amministratori regionali. Parallelamente alla discussione sui contenuti, i circoli del Pd si sono espressi sui criteri per la selezione delle candidature perugine per la composizione della lista Pd. Sono emersi aspetti dirimenti, che la segreteria si farà carico di rappresentare al livello regionale, per contribuire al percorso in maniera positiva e costruttiva. Prerequisiti evidenziati in modo unanime sono l’onestà, la competenza e l’autorevolezza di quelli che saranno i candidati.
Il primo aspetto è la necessità che le candidature siano rappresentative del pluralismo del Partito Democratico e della comunità che rappresenta, oltre che di un progetto coerente e complessivo, la cui base è rappresentata dagli spunti programmatici raccolti nel contributo programmatico dei democratici perugini. Siamo, infatti, convinti che le idee debbano camminare davanti alle persone, perché la loro azione sia coerente con le priorità definite.
Saremo, infine, valutati dai cittadini/elettori anche sul grado di innovazione che sapremo proporre. In via prevalente i circoli del Pd di Perugia chiedono che il rinnovamento sia evidente e profondo, coerentemente col percorso inaugurato dal Pd Umbria e conseguentemente al messaggio che gli elettori ci hanno mandato lo scorso giugno. Un rinnovamento, dunque, che non prescinda dalla competenza e dalla capacità di una programmazione nell’ottica di un nuovo regionalismo e che sappia produrre uno sforzo sempre maggiore in termini di programmazione, coniugando lo spirito del Pd partito del buon governo dei territori con le istanze del cambiamento e la richiesta di discontinuità. D’altro canto è emersa anche la volontà di non disperdere le migliori esperienze amministrative e di buon governo maturate in questi anni.
Pertanto, il Pd di Perugia chiede che il Pd Umbria sia rispettoso del percorso fatto nei Circoli e sappia interpretare quanto emerso garantendo il giusto equilibrio nella composizione della lista. Siamo convinti che se cresce Perugia, cresce anche l’Umbria e che un partito che sa essere consapevole delle sue potenzialità e rispettoso dei suoi luoghi, dei suoi percorsi e dei suoi meccanismi può essere un grande alleato della buona politica e della buona amministrazione del governo delle città e dell’Umbria.
Di seguito la nota del Segretario del Pd di Perugia Francesco Maria Giacopetti
“In vista della direzione regionale in programma domani alla presenza del vice segretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini, ho inoltrato alla segreteria regionale del Pd Umbria il resoconto elaborato dalla segreteria comunale e dai segretari di circolo a coronamento del percorso di partecipazione, discussione e confronto portato avanti nelle ultime settimane. Un’istantanea che fotografa quanto emerso dal dibattito nei circoli, scritto e messo a disposizione con l’obiettivo di portare un contributo alla definizione dei programmi e dei criteri per la selezione delle candidature”. Così il segretario del Pd di Perugia Francesco Maria Giacopetti.
“In un momento complesso per la vita politica del Pd di Perugia, ancora frastornato dagli esiti delle amministrative dello scorso anno e in cui la strada è la condivisione alta delle sfide e delle responsabilità di un percorso di ricostruzione, la segreteria del Pd di Perugia ha fatto uno sforzo di apertura e di non autoreferenzialità – spiega Giacopetti - cercando di praticare percorsi non divisivi, allontanando strumentalità, tenendo insieme il pluralismo che rappresentiamo e mettendo davanti a tutto la responsabilità.
Questo, ovviamente, non esaurisce la discussione, per lo spirito di ampia condivisione di scelte e responsabilità cui facevo riferimento e perché il Pd di Perugia vuol essere trasparente, nella sua autonomia e autorevolezza, e portare il suo contributo alla vittoria del Pd alle regionali, garantendo al partito cittadino la sua rappresentanza soprattutto alla luce dell’importanza che il governo regionale, in termini di risorse e programmazione, assume in un momento di forte difficoltà per gli enti locali”.

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