PERUGIA – “La proroga di due anni dell'accordo di programma sulla ex Antonio Merloni è un fatto importante, ma non sufficiente. Occorre ora passare dalle parole ai fatti, perché l'area appenninica umbro-marchigiana ha subito dei durissimi colpi nel corso degli ultimi anni di crisi e necessita di un sostegno reale per risollevarsi”: a dirlo è il segretario generale della Cgil Umbria Mario Bravi, che in una nota assicura che “La Cgil dell'Umbria, insieme a quella delle Marche e alla Cgil nazionale, vigilerà perché si concretizzino finalmente gli sforzi per la reindustrializzazione dell'area, fatto che comporta un ruolo vero delle imprese e delle loro associazioni, e il recupero dell'occupazione di migliaia di persone, a partire da quelle impiegate nella Jp Industries la cui attività è ancora ferma”.

Condividi