Ex A. Merloni/ Allarme Cgil, Cisl, Uil: la situazione sta precipitando
ANCONA - ''A distanza di 40 giorni non abbiamo più avuto alcuna notizia sull'attuazione del percorso concordato, mentre la situazione socio-economica dell'area di Marche e Umbria interessata dalla crisi dell'ex A. Merloni si sta ulteriormente degradando, e rischia di alimentare il senso
di abbandono e l'esasperazione di molte persone e famiglie''. E' quanto i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil delle Marche Roberto Ghiselli, Stefano Mastrovincenzo e Graziano Fioretti scrivono al vice ministro dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti.
Il 28 gennaio scorso, ricordano, ''in un incontro al Mise che ci era sembrato molto proficuo, lei aveva assicurato tempi brevissimi per la firma della proroga dell'Accordo di programma tra Governo e Regioni Marche e Umbria, e, a seguire, il varo di una modifica della legge 181 per favorire gli investimenti, unitamente ad una decisa iniziativa per sbloccare la vertenza J&P'', l'azienda che ha acquisto i beni produttivi della ex Merloni e riassunto 700 dipendenti (una vendita che rischia di essere annullata per problemi formali e ricorsi). Ora però tutto sembra essersi arenato''. Cgil, Cisl e Uil hanno scritto anche ai parlamentari, alcuni dei quali (Lodolini, Giulietti e Carrescia del Pd, Terzoni di M5S) si sono a loro volta attivati con De Vincenti.

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