“Giù le mani dai cantieri”: anche in Umbria il flash mob della Fillea Cgil
Pilastri autostradali, cavalcavia, ingressi di opere ferme, ponti, addirittura traghetti: oggi (5 marzo) è la giornata degli edili Cgil, che con lo slogan #giulemanidaicantieri hanno acceso i riflettori sulla crisi del settore e sulla proposta di legge di iniziativa popolare sugli appalti promossa dalla Cgil, per liberare le opere dalle infiltrazioni mafiose, da malaffare e corruzione, dal lavoro nero ed irregolare, ristabilendo una volta per tutte trasparenza e tempi certi alle gare d’appalto e abbandonando pratiche distorte come quella degli affidamenti diretti e dei massimi ribassi.
Dal cantiere terminal di Aosta al grattacielo della Regione Piemonte, dal palazzetto dello Sport di Como al Viadotto Genova Sestri Levante, dall’Idrovia Padova – Venezia, al Tribunale di Reggio Calabria, dal traghetto per la Maddalena, a Piazza del Municipio a Napoli… in tutto quasi 50 enormi striscioni hanno campeggiato per alcune ore in tutto il territorio nazionale.
In Umbria l’iniziativa ha toccato una delle opere incompiute più importanti del territorio: la Quadrilatero Umbria-Marche sulla tratta Perugia-Ancona. Qui alcuni lavoratori, insieme alla Fillea Cgil di Perugia, dell’Umbria e a quella delle Marche, hanno affisso due striscioni con lo slogan della giornata #giulemanidaicantieri, uno all’altezza di Pianello in provincia di Perugia, l’altro ad Albacina in provincia di Ancona, per ribadire la necessità di arrivare ad un rapido e corretto completamento dell’opera, mantenendo ferme le priorità della lotta all'illegalità, alla corruzione e alle mafie, della qualità del lavoro e della sua sicurezza.

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