Criminalità/ Cardinali /Pd: “da Calabrese affermazioni irresponsabili”
PERUGIA - "Affermazioni gravi, scomposte e irresponsabili quelle dell'assessore Calabrese, pronunciate con una leggerezza che nessuno si puo' permettere, tanto meno chi ricopre un ruolo istituzionale, evidentemente immeritato, ma sono anche l'ennesimo segnale della totale incapacita' di governo di questa giunta": e'quanto sostiene - in una sua nota – la senatrice Valeria Cardinali (Pd).
"La correttezza e l'onesta' della giunta Boccali, della quale ho fatto parte - prosegue - e di quelle precedenti e' rappresentata dai fatti e la risposta a qualunque illazione sul governo di Perugia l'ha data, appena qualche mese fa in occasione del sequestro di immobili riconducibili a uomini legati a organizzazioni mafiose, il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, affermando con chiarezza e in maniera inequivocabile la totale assenza di qualunque relazione tra le indagini che hanno riguardato la citta' e l'operato dell'amministratore comunale, cosi' come stamattina ha ribadito l'assenza di collusioni con amministratori e cittadinanza nella nostra Regione".
"La campagna elettorale del centrodestra - aggiunge, fra l'altro, la sen. Cardinali - e' stata fortemente incentrata sulla sicurezza, promettendo soluzioni salvifiche e addossando colpe e responsabilita' di tutto a Boccali ben sapendo quali sono i compiti e i poteri di un sindaco in questo ambito. Ora, di fronte all'incapacita' di gestire la situazione, si spara su chi c'era prima, come se si stesse giocando, tra l'altro provando a fare ricadere la responsabilita' delle proprie affermazioni sui cittadini".
"Il sindaco Romizi - e' la sollecitazione di Valeria Cardinali - prenda immediatamente e nettamente le distanze dalle affermazioni irresponsabili del suo assessore".
"Forse Calabrese - prosegue - conosce cose che ne' i cittadini, ne' le istituzioni conoscono e che, spero per lui, sia in grado di dimostrare con fatti, nomi e cognomi. Anzi, lo invito a denunciare immediatamente alle autorita' competenti cio' che sa. Diversamente, pensi seriamente di tornare ad occuparsi d'altro, magari con piu' serieta', sapendo che sara' chiamato a rispondere delle sue affermazioni in prima persona nelle sedi opportune, che non sono le pagine dei giornali o i post su facebook, ma le aule di tribunale dove questioni cosi' gravi devono essere trattate".

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