ROMA - "Mi trovo nuovamente costretto a chiedere al Governo di intervenire tempestivamente sulla vicenda di Ast, convocando sindacati e azienda, per far valere gli accordi sottoscritti al MISE il 3 dicembre 2014 cosi' come richiesto dalle RSU aziendali". Lo dice il senatore del Pd Gianluca Rossi, eletto a Terni, facendo riferimento alla decisione di applicare, a partire dal 3 marzo, un piano di riorganizzazione non condiviso con le Rsu.

"Non riesco davvero a comprendere - prosegue Rossi - la ratio sottesa ad un simile gesto, che non ha nessuna utilita', se non quella di rinfocolare tensioni e conflitti controproducenti, che l'ad aveva proprio chiesto alla politica di scongiurare nella sua audizione e non solo a palazzo Madama. In piu' leggo anche un certo fastidio verso il Parlamento da parte della ad Lucia Morselli, che non piu' tardi di sei giorni fa e' stata audita dalla commissione Industria del Senato, dove e' stata convocata per parlare delle prospettive dell'azienda che dirige. Si e' dimenticata di fornirci questo particolare oppure il piano di riorganizzazione e' frutto di riflessioni estemporanee? Siamo infatti ancora in attesa dei dati che le abbiamo richiesto proprio al fine di scongiurare quanto sembra stia accadendo".

 

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