Il Consiglio dei Ministri ha licenziato la riforma del lavoro targata Matteo Renzi e PD. Una giornata "storica", ma soprattutto per Confindustria, per le destre italiane e per la Troika. La Direzione Nazionale del PD è riuscita nel capolavoro di celebrare il "de profundis" per i diritti dei lavoratori. L'unico diritto sarà quello di licenziare. Peggio. Siamo e saremo precari a vita.

Nello stesso giorno in cui Tsipras ha aperto una breccia nelle politiche europee di austerità, Renzi e il PD si confermano subalterni di fronte ai diktat neoliberisti. E gioiscono pure snocciolando dati surreali rispetto ad una presunta ripresa economica del paese. In Umbria sappiamo bene che non è vero, sappiamo bene che il Jobs Act comprometterà ulteriormente una situazione già drammatica. Per questo la sinistra umbra può e deve farsi protagonista di una proposta di governo capace di essere alternativa ai "proconsoli" umbri di Renzi.

Enrico Flamini

Segretario Regionale Prc Umbria

Condividi