Rifondazione comunista di Perugia esprime forte preoccupazione per l'allarme lanciato dai rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori della Perugina. Il calo dei volumi di produzione denunciato dalle Rsu rappresenta l'epilogo di una situazione da tempo in netto declino, che già mesi fa evidenziammo esprimendo la nostra solidarietà nei confronti dei 400 lavoratori stagionali non riassunti. Da sempre infatti sosteniamo che, per dimensioni ed impatto sulla città e sulla regione, quella della Perugina è una crisi ampiamente sottovalutata dal governo regionale.

Che la Presidente Marini si svegli solo ora, convocando “d'urgenza” la proprietà, potrebbe quasi sembrare un segnale positivo, se non arrivasse dopo mesi di silenzio assordante e a conclusione di una intera legislatura in cui si è mostrata la completa incapacità di agire sul terreno della pianificazione industriale.

Per quanto ci riguarda riteniamo che non sia mai troppo tardi per attuare il piano per il lavoro e passare dalll'elargizione di finanziamenti a pioggia ad una pianificazione razionale e mirata alla creazione di posti di lavoro da parte della Regione Umbria.

Oscar Monaco, segretario provinciale Prc Perugia

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