PERUGIA - Una giornata di mobilitazione per il settore agroalimentarista. Oggi a livello nazionale e in Umbria con un’assemblea dei lavoratori che si è tenuta a Ponte San Giovanni, dove la Fai Cisl Umbria, assieme alla Cisl regionale, ha dato voce alle principali questioni ancora aperte e le ha presentate in un documento al Prefetto. Un percorso che, come ha fatto notare il segretario generale regionale Fai Cisl Umbria Dario Bruschi, è stato avviato in completa solitudine, per mettere al centro il lavoro e il bene comune. Necessario per la Fai Cisl il confronto con i lavoratori, con iniziative partecipate come quella di oggi.

L’analisi di Bruschi è partita dal contesto grave del settore alimentare “e cioè che negli ultimi due anni sono passati in mani straniere marchi storici dell’agroalimentare italiano per un fatturato di almeno 10 miliardi di euro. Tra i marchi acquistati stranieri –precisa il segretario- troviamo Orzo Bimbo, gli spumanti Gancia, i salumi Fiorucci, la Parmalat, il 25 per cento del riso Scotti, la Star per i pomodori pelati terminata in mano alla giapponese Mitsubishi, per finire con un’azienda vinicola nel cuore della Docg del Gallo Nero del Chianti acquisita da un imprenditore cinese”.

Trattando della Nestlé-Perugina, il segretario ha colto l’occasione per sottolineare la necessità di rilanciare gli strumenti a disposizione, come la solidarietà, che quest’anno è erogata al 60 per cento. “Chiediamo – ha precisato - che venga ripristinato l’incentivo del 10 per cento, come nel 2014, che permetterebbe una boccata di ossigeno per questi lavoratori, che tra l’altro stanno vivendo una situazione di forte precarietà non avendo certezze sul proprio futuro lavorativo”.

Bruschi ha trattato anche delle problematiche legate alla forestazione e al tema ambiente. “Il lavoro forestale così come quello dei consorzi di bonifica –ha chiosato- è fondamentale per lo svolgimento di quella costante manutenzione e monitoraggio del territorio che ci potrebbe preservare dalle tante catastrofi naturali che regolarmente subiamo a causa dell’incuria e dei una continua opera di cementificazione selvaggia”.

Presenti all’incontro, presieduto dall’operatore Fai Cisl Loreto Fioretti, il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra e i segretari regionali Cisl Umbria Francesca Rossi e Pierpaola Pietrantozzi.

Sbarra, nelle conclusioni ai lavori, ha sottolineato l’importanza delle novità contenute nel Jobs Act e nella legge di stabilità, soprattutto per gli aspetti riguardanti gli ammortizzatori sociali ma anche in termini di possibilità di creare lavoro stabile attraverso il contratto a tutele crescenti. Tra le priorità, quella di risolvere la questione delle finte partite iva. Tutelare la qualità della contrattazione e della concertazione è la strada che indica la Cisl per difendere il reddito e il welfare sociale. Il segretario generale, con l’occasione, ha annunciato che “la Cisl si appresta ad avviare la campagna per un fisco più equo, attraverso la proposta di una legge popolare. E poi il tema delle pensioni: un’altra proposta della Cisl che permetta una revisione e un riaggiustamento della famigerata Legge Fornero e delle riforme precedenti”.

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