Sanità/ Da gennaio sbloccata Indennità di esclusività. Passo avanti su arretrati
PERUGIA - Dal primo gennaio 2015 tutti i dirigenti medici e sanitari dell'Umbria che hanno maturato o matureranno i 5 e 15 anni di servizio, avranno l'adeguamento della Indennità di esclusività a cui hanno contrattualmente diritto. E sarà erogata già con la busta paga di febbraio.
Questo è quanto definitivamente stabilito nell'incontro di questa mattina della Presidente della Giunta Regionale, alla presenza dei Direttori Generali di tutte le Aziende sanitarie dell'Umbria, con le Organizzazioni sindacali della dirigenza medica.
Il provvedimento deriva dalla applicazione del comma 256 della Legge di Stabilità che rimuove il blocco previsto dall'Art 9 comma 21 al terzo periodo del DL 78/2010 relativo al personale contrattualizzato. Lo sblocco vale anche per le altre componenti accessorie e le progressioni di carriera di tutto il personale del pubblico impiego contrattualizzato.
“Avevamo riconosciuto alla Giunta regionale di aver preso atto dello sblocco e di averlo comunicato con delibera alle Aziende sanitarie, che sono i soggetti interessati. - ha dichiarato Nicola Preiti, - “Tuttavia per evitare pretestuose tergiversazioni e ritardi, la CGIL medici, per prima in Italia, ha provveduto il 13 gennaio a diffidare le Aziende Umbre chiedendo l'immediato adeguamento della indennità. Notiamo con piacere che tale diffida spiana le difficoltà. Infatti ora è adottata anche da altri sindacati a livello nazionale. “
“Avevamo invece contestato duramente la seconda parte della delibera regionale, quella che riguarda il rionoscimento degli arretrati 2011-2014 della indennità di esclusività – prosegue Preiti -
“Sulla base di un parere interpretativo della funzione pubblica, perfino ipotetico (...sembrano non consentire.., c'è scritto) non riteniamo possibile riconoscere gli arretrati solo ad alcuni. Quelli che hanno ricevuto un incarico di struttura semplice o professionale di alta specializzazione.
“ Una distinzione nel diritto, di ogni dirigente, per noi inaccettabile che non trova giustificazione giuridica e contrattuale” – prosegue Preiti.
“Su quest'ultimo problema, peraltro controverso visto che alcune Regioni (Emilia Romagna, Marche, Toscana, ecc) riconoscono il diritto e altre no, abbiamo registrato una apertura e trovato orecchie attente da parte della Presidente Marini” - conclude Preiti - “ si è concordato, infatti , un ulteriore e rapido approfondimento tecnico, partecipato anche con le OO.SS, per trovare una soluzione equa e legittima che non discrimini nessuno”.

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