Provincia Perugia/ Forte preoccupazione degli iscritti Cgil per stato riforma
PERUGIA - Nella giornata di ieri 15 Gennaio si è riunito il Comitato degli Iscritti CGIL della Provincia di Perugia. La riunione è stata caratterizzata da una approfondita discussione sulla situazione della riforma istituzionale e delle questioni interne (salario accessorio – patto di stabilità – mancata produttività 2014).
Sono stati affrontati diversi temi relativi alla riforma in atto tra cui: la necessità di verificare i fabbisogni del personale in tutti gli enti locali della Regione, trasparenza sulle modalità delle mobilità che si stanno facendo e di quelle che si faranno, mantenere alta l'attenzione sui criteri con i quali verranno rimesse le deleghe alla Regione, in particolare tutelando il personale nelle competenze acquisite nelle materie oggetto di riordino, nonché la professionalità.
È forte la preoccupazione in merito alla situazione determinatasi dalla scellerata idea del governo ed inserita nella legge di stabilità di tagliare il 50 % della spesa del personale provinciale provocando di fatto un danno enorme al bilancio e di conseguenza ai servizi che necessariamente dovranno essere tagliati. È per questo motivo che la Cgil si è mobilitata insieme ai lavoratori in questo periodo, decretando lo stato di agitazione.
Il Comitato ha ribadito la necessità che la Regione, quale interlocutore principale per la riforma, debba: - avere massima trasparenza nel percorso che si intende intraprendere, massima efficacia e rapidità di soluzione; avviare una seria, condivisa e trasparente ricognizione del fabbisogno di personale negli altri enti e proporre conseguentemente gli atti necessari al trasferimento del personale laddove è necessario.
Attraverso l'osservatorio regionale ed insieme ai sindacati, stabilire i tempi, che dovranno essere
strettissimi, le modalità, i numeri e le risorse relativi alla consegna delle deleghe fin ad oggi
esercitate dalla provincia. Quanto sopra deve avvenire tenendo ben presente e rispettando le leggi e gli accordi in atto, in relazione alle funzioni, al personale ad esso fino ad oggi assegnato e quindi competente per le professionalità acquisite nel tempo.
Per quanto riguarda le questioni interne all’ente lo stesso Comitato richiama all'unità tutti dipendenti nonostante in questo momento si stiano vivendo difficoltà e preoccupazioni anche riguardo agli avviati tagli al salario accessorio che se necessari dovranno essere fatti partendo dall’alto!!!!
“Attendiamo quindi – si afferma in una nota -,dal gruppo dirigente di questo Ente, una proposta responsabile per l'avvio di una riorganizzazione interna, che riguarda tutto il personale compresa la stessa dirigenza, utilizzi criteri di merito, tenendo conto sia delle funzioni fondamentali assegnate alla Provincia sia quelle delegate, sia quelle non più in essere, evitando scorciatoie utilizzando tagli lineari e soprattutto atti unilaterali non condivisi. ALTRO NON SARA’ ACCETTATO”.
La Cgil aziendale si associa a tutte le iniziative che verranno proposte dalla Rsu della quale apprezza il comportamento e le iniziative fin ad oggi fatte, e in particolare ricorda che i luoghi di decisione sono quelli formalizzati dalle leggi e che non si possano inficiare le procedure e i percorsi in via di definizione attraverso forme ed iniziative alla ricerca di consensi elettorali.
Ribadisce inoltre che il contratto che i dipendenti provinciali hanno è lo stesso di tutti i dipendenti pubblici di questo Paese, che pertanto hanno a pretendere un trattamento identico a tutti con gli stessi diritti/doveri. Non si può accettare di guardare solamente ai numeri. E’ necessario tener presente che il numero dei dipendenti provinciali è quello necessario per lo svolgimento dei servizi che erogano. Ad altri dimostrare il contrario.
Per la stessa Cgil aziendale una vera riforma del servizio pubblico, che pensi al bene dei cittadini, passa soprattutto attraverso le "reali" competenze acquisite da ogni lavoratore.

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