Apprendiamo che in data 23 dicembre u.s., la Giunta Regionale ha deliberato, tra l’altro, anche un avviso pubblico di selezione riservato al personale della Regione Umbria, per il conferimento di un incarico dirigenziale a tempo determinato.

Nessuna sorpresa, questa ipotesi girava già da tempo nei corridoi del Broletto. Un’ipotesi che però non era mai stata considerata positivamente dalla nostra organizzazione sindacale alla luce del riassetto istituzionale previsto dalla legge di stabilità.

Più che una riforma, un vero e proprio delirio istituzionale che attacca non solo il lavoro pubblico, ma anche i servizi che vengono erogati a cittadini, una logica non di razionalizzazione ma di tagli drammatici che attacca la pubblica amministrazione della nostra Regione e non solo le Province di Perugia e di Terni.

 

Proprio per questo riteniamo sbagliato bandire concorsi dirigenziali mentre il percorso di ricollocazione delle funzioni e del personale delle Province prevede un taglio della dotazione organica del 50%. È inaccettabile che si continuino a moltiplicare, proprio in questo quadro, incarichi di dirigenti sia nei Comuni che nella Giunta Regionale.

 

Così come è inaccettabile l’ulteriore ricorso a concorsi bandito proprio in questi giorni dalla presidenza del Consiglio Regionale.

 

Per quanto riguarda il concorso indetto dalla Giunta Regionale ci si dirà che si tratta di un profilo innovativo dal punto di vista delle procedure e di una professionalità sicuramente utile alla direzione Salute e coesione sociale, povera di risorse di questo livello, ma in questo momento altre sono le logiche e le priorità vere.

Per questo consideriamo questo atto sbagliato e inaccettabile per la tempistica (fine legislatura) e perché risponde a logiche di corto respiro e non di prospettiva.

FP CGIL Umbria

Il Segretario Generale                                                  

Wanda Scarpelli 

 

Cgil Umbria                                                       

Il Segretario Generale

Mario Bravi

Condividi