Uiltrasporti Umbria fortemente critica rispetto al piano industriale Gesenu
(Avi News) – PERUGIA – “Al fine della salvaguardia del potere d’acquisto del salario, valutiamo positivamente l’accordo economico nazionale raggiunto dalle parti nell’ambito della vertenza sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro Fise Assoambiente”. È il commento che arriva congiuntamente dalla segreteria umbra di Uiltrasporti, riunitasi lunedì 29 dicembre, e dal Gruppo aziendale Uil (Gau) di Gesenu.
“Rispetto al piano industriale di Gesenu, recentemente presentato alle organizzazioni sindacali – affermano dal sindacato –, la valutazione è invece fortemente critica e per lo più negativa. In particolare, contestiamo i metodi Gesenu relativamente ai rapporti e alle relazioni sindacali, oggi fortemente in crisi per responsabilità aziendali, e su cui il piano non spende una sola riga. Così come destano preoccupazione le pochissime risorse messe a disposizione per il parco automezzi. Restiamo convinti che sia ancora possibile recuperare un dialogo bilaterale costruttivo. Serve solo che Gesenu inverta la sua tendenza. Diversamente valuteremo tutte le misure da intraprendere”.
“Dal punto di vista del metodo – entrano nel dettaglio Uiltrasporti Umbria e il Gau –, riteniamo insufficiente la sola comunicazione formale e celebrativa effettuata dall’azienda. Reputiamo necessario un tavolo di discussione aperta che scenda nei dettagli e consenta di comprendere al meglio il contenuto del piano”. “È importante – sottolineano dal sindacato – che non vengano messi in discussione i livelli occupazionali. Del resto, è evidente a tutti quanti siano i servizi che da anni non vengono coperti in modo sistematico poiché non vi è sufficiente dotazione organica”.
“Riscontriamo – commentano ancora le organizzazioni sindacali – la debolezza del piano stante l’‘autofinanziamento’ degli investimenti previsti. Mentre il socio pubblico, il Comune di Perugia, taglia i servizi creando disagi alla città, quello industriale dimostra troppa indifferenza sul piano finanziario, pur tuttavia imponendo dettami sul piano gestionale con risvolti negativi per i lavoratori, gli unici costretti a farsi carico dei problemi di Gesenu, non certo da essi procurati”.
“Inoltre – commentano da Uiltrasporti Umbria e dal Gau –, sembra di capire che si dovrà navigare a vista e sperare che tutti gli obiettivi indicati nel piano industriale vengano raggiunti. Basta che solo uno non lo sia che tutti gli altri, a loro volta, non potranno essere centrati con gravi conseguenze per la tenuta dell’azienda”. “Fatto salvo il nuovo Fondo di solidarietà di cui si apprezza l’istituzione e si aspetta di conoscerne la funzionalità effettiva – aggiungono i sindacati –, non si intravedono vere novità sul piano organizzativo, se non l’aumento di figure a livello manageriale con sovrapposizioni di figure professionali e conseguente incremento dei costi generali. Chi conosce la macrostruttura aziendale, può rendersi conto che oltre a ciò cambiano solo i termini di lingua inglese utilizzati, Job rotation inclusa. Anche il sistema dei compensi ai dirigenti e ai quadri intermedi, legati ai risultati raggiunti, desta preoccupazione vista la grande attenzione aziendale tesa solo su risparmi calcolati sulle spalle dei lavoratori”.
“Sul tema sicurezza – affermano ancora – troviamo interessante, ma in netto contrasto con i fatti, l’annunciata costituzione di dedicati comitati aziendali nel mentre vi sono da tempo addetti alla guida di autocarri che iniziano il turno di guida alle 6 del mattino per terminare, quasi quotidianamente, dopo circa le 11 senza che si intervenga”.

Recent comments
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago
12 years 14 weeks ago